Per gli amanti dell’horror e soprattutto dello splatter, Buio omega (1979) è il miglior film di Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato, che cura in prima persona anche la fotografia. Il film viene rieditato nel 1987
Le ricette della signora Toku è un titolo fuorviante: lo spettatore si aspetta un film di cucina, di cuochi provetti, magari una sfida tra piatti tradizionali e moderni, insomma una cosa alla moda, che –
Aldo Florio non è un regista specializzato in western, non gira opere memorabili, neppure sceneggia capolavori (tra le sue cose migliori due postatomici di Joe D’Amato, Crimine contro crimine e I cinque della vendetta). Anda,
Deadpool di Tim Miller rende bene il concetto di americanata, di gran moda negli anni Settanta, espresso con disprezzo da cinefili dal palato fine usi a guardare Antonioni e Fellini, al massimo Visconti e Ferreri.
Luciano Emmer (1918-2009) ambienta questa interessante commedia corale in un liceo classico di Roma, sfruttando una struttura simile a Domenica d’agosto, mascherando un film a episodi con un contenitore unico che funge da collante per l’intera struttura. Commedia
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