Volesse il cielo! (Film, 2002)

Quarta pellicola da regista cinematografico per Vincenzo Salemme, per l’occasione ambientata in un’anonima periferia romana, volutamente un non luogo,  dove sfoggia tutta la sua cultura letteraria e classicista in una ridda di citazioni d’autore, a partire dal coro del teatro greco per finire con Quasimodo e Shakespeare.

Volesse il cielo! è commedia fantastica originale, come in Italia difficilmente si girano, teatrale e ironica, divertente e surreale. Parte da un antefatto che si ricongiunge a un finale imprevedibile, con una ragazzina che entra in una chiesa e muove a compassione i santi raffigurati dietro l’altare, al punto di mettere in scena una commedia per salvare il figlio appena abbandonato in un cassonetto. La storia vera e propria comincia quando un ispettore di polizia (Casagrande) urta con l’auto di servizio in un cassonetto e ci trova dentro un uomo nudo che non ricorda niente del suo passato (Salemme). L’ispettore e sua moglie cominciano a trattare lo sconosciuto come un figlio, quest’ultimo s’innamora della poliziotta Chiara (D’Aquino), dopo averla vista spogliarsi in maniera sensuale. Il film è intriso di storie collaterali, come l’amore contrastato del commissario Giuseppe (Papaleo) per Chiara, ma al tempo stesso la sua impossibilità a lasciare la moglie. Tutto è collegato da una sorta di piccolo coro del teatro greco messo in scena da Izzo (che a tratti cita Franco Franchi) e Pugliese che accompagnano lo spettatore durante la visione degli eventi surreali. La spiegazione arriva nel finale: “Non siete mica attori, siete santi!”, grida Dio dall’alto della chiesa mentre i protagonisti discutono sulla recita appena conclusa. Ognuno riprende il suo posto in bacheca, dopo aver compiuto il dovere di salvare il bambino e di spingere la giovane madre a riprenderlo dal cassonetto e battezzarlo. Tutta la storia è un sogno della giovane madre oppure i santi hanno davvero fatto il miracolo? Resta un mistero.

Film straordinario, sospeso in una dimensione onirica e fiabesca, sceneggiato alla perfezione e interpretato con bravura da attori dotati di grandi tempi comici. La coppia Salemme-Casagrande è ai massimi livelli, ma anche Papaleo e D’Aquino (insolitamente sexy) non sono da meno, così come Izzo e Pugliese conferiscono un tono scanzonato alla pellicola. Scenografie da non luogo, volutamente, per sospendere la narrazione in una dimensione sognante, per costruire un apologo sulla maternità e sull’amore filiale davvero riuscito.

Salemme si conferma grande autore ed eccellente interprete di lavori teatrali non soltanto farseschi ma intrisi di grande umanità. Tra le cose insolite segnalo la presenza di tre calciatori del Napoli (Ferrara, Montella e Cannavaro) come giocatori di calcetto nella partita giocata nel cortile tra ospiti di un centro di accoglienza e poliziotti. Il commissariato dove è ambientata gran parte dell’azione scenica è davvero un posto di polizia, così come tutti gli altri luoghi del film si trovano in zone non centrali di Roma. Umorismo e comicità slapstick con citazione delle comiche del periodo muto, battute originali, momenti di puro avanspettacolo e gag teatrali studiate a tavolino recitate con naturalezza.

Un piccolo gioiello da vedere e rivedere, anche se non gode di grande considerazione da parte della critica. Passato in TV da Cine 34.

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Regia: Vincenzo Salemme. Soggetto e Sceneggiatura: Vincenzo Salemme. Fotografia. Franco Di Giacomo. Montaggio: Marco Spoletini. Musiche: Claudio Guidetti. Scenografia: Lorenzo Baraldi e Biagio Fersini. Costumi: Pamela Aicardi. Produttore: Vittorio Cecchi Gori. Casa di Produzione: C.G.C. Fin.Ma.Vi.. Distribuzione: Cecchi Gori. Durata: 89’. Genere: Commedia fantastica. Interpreti: Vincenzo Salemme (Lo Sconosciuto/San Ciro), Maurizio Casagrande (Giuseppe Massa/San Giuseppe), Tosca D’Aquino (Chiara/ Santa Chiara), Biancamaria Lelli (Lucia/Santa Lucia), Armando Pugliese (Tiresia/Sant’Ignazio), Rocco Papaleo (Antonio/Sant’Antonio), Biagio Izzo (Bile/San Gaetano), Guia Jelo (la barbona/Sant’Anna), Giulia Steigerwalt (la ragazzina), Flavio Bucci (angelo), Evelina Gori (vicina di casa), Gian Fabio Bosco (voce), Fabio Cannavaro, Ciro Ferrara, Vincenzo Montella (giocatori di calcetto).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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