Parlamento Europeo, fondi per lavoratori in esubero

Gli aiuti UE per chi ha perso il lavoro continueranno a essere disponibili anche per il periodo 2014-2020 e saranno estesi a nuove categorie di lavoratori: gli indipendenti, i lavoratori con contratti a tempo determinato e, per la prima volta, anche i giovani – purché non rientrino nelle categorie di studenti, lavoratori o in formazione e provengano da zone industriali colpite da licenziamenti.

E’ quanto previsto dall’accordo sottoscritto dai deputati europei in seduta plenaria ieri a Strasburgo. Una relazione approvata con 543 voti a favore, 126 contrari e 22 astensioni che ha di fatto approvato il Programma europeo di sostegno alla disoccupazione.

Il Parlamento europeo si è adoperato affinché il campo di applicazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEAG) fosse nuovamente prorogato per aiutare le persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica (questa misura era in vigore per il periodo 2009-2011).

Il sostegno del FEAG integra i contributi degli Stati membri, per cofinanziare le misure che permettono ai lavoratori in esubero di rientrare nel mercato del lavoro, ma non potrà in alcun caso sostituire i contributi nazionali previsti per la disoccupazione. Lo stanziamento previsto è di 1,05 miliardi di euro contro i 3,5 del periodo precedente. La soglia minima per l’attivazione dell’aiuto, invece, è di 500 esuberi.

L’accordo dovrà ora essere approvato dal Consiglio europeo, il prossimo 16 dicembre, per permettere al programma l’avvio ufficiale entro il prossimo primo gennaio.

©Futuro Europa®

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