
Italia delle Regioni
Demanio marittimo: Concessioni balneari, i Comuni dell‘Anci “Adottare rapidamente il decreto annuale sui canoni”. “Chiediamo al MIT di procedere con l’adozione del decreto annuale, per consentire ai Comuni di calcolare i canoni demaniali marittimi per l’anno 2025, che vanno pagati entro il 15 settembre”. Queste le dichiarazioni di Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, vice presidente Anci e delegato a Demanio marittimo e porti.
“Come è noto, il decreto interministeriale MIT-MEF sugli indennizzi per le concessioni balneari – attualmente all’esame del Consiglio di Stato dopo essere stato bollinato dalla Ragioneria generale – interviene anche sugli importi unitari dei canoni per le concessioni, rilasciate ex novo o rinnovate, con finalità turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei.
“Si tratta – sottolinea il delegato Anci – di un sistema di calcolo molto complesso. Infatti, l’aggiornamento dei canoni prevede un incremento lineare del 10% di tutti gli importi previsti dalla normativa precedente, ai quali vanno applicate le rivalutazioni Istat a partire dal 1999. I nuovi canoni si applicano a decorrere dal 1° aprile 2025; questo fa presumere che, per il primo trimestre di quest’anno, restino in vigore gli importi precedenti.
“A fronte di questa complessità – prosegue Silvetti – chiediamo al MIT, non appena sarà concluso l’iter del decreto indennizzi, di fornire indicazioni ufficiali circa le misure unitarie dei canoni aggiornate per il 2025. Il gettito di questa entrata non va, neppure in minima parte, a beneficio dei Comuni, sui quali ricadono soltanto gli oneri dell’attività amministrativa richiesta”.
“Sport in Regione“, informare in modo chiaro e qualificato su strumenti e opportunità di investimento a favore del mondo dello sport: è questo l’obiettivo di “Sport in Regione”, l’iniziativa che le regioni italiane hanno lanciato durante la quarta edizione del Festival L’Italia delle Regioni, che si è svolta a Venezia dal 18 al 20 maggio 2025.
Il progetto parte dalla consapevolezza che lo sport rappresenta un diritto fondamentale, sancito dall’articolo 33 della Costituzione. Lo sviluppo delle attività sportive rappresenta il presupposto per rafforzare la coesione sociale e territoriale, promuovendo inclusione e pari opportunità. Da qui l’impegno delle Regioni a consolidare la collaborazione istituzionale, per trasformare risorse e strumenti in azioni concrete, capaci di incidere positivamente nella vita dei cittadini.
“Sport in Regione” accompagna i territori nel percorso di orientamento e accesso ai numerosi finanziamenti disponibili come, ad esempio, i bandi per l’efficientamento energetico degli impianti e le misure e incentivi per la riqualificazione degli impianti sportivi obsoleti, con un impatto diretto anche sulla rigenerazione urbana.
Nel corso degli incontri territoriali, infatti, verranno presentate tutte le opportunità messe a disposizione dal Ministro per lo Sport e i Giovani, da Sport e Salute, dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
“Sport in Regione” sarà un’iniziativa itinerante: nata dal Tavolo di collaborazione con il Ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, inaugurato nel novembre 2024 e co-presieduto dal Coordinatore della Commissione Sport e Presidente della Regione Basilicata, promette di arrivare nei territori di tutte le Regioni e le Province autonome, che intendono ospitare e realizzare l’evento.
Le tappe di Sport in Regione: Prima tappa Basilicata. Il percorso di “Sport in Regione” ha preso il via il 19 giugno scorso in Basilicata, con un evento dedicato alla presentazione degli strumenti disponibili per sostenere lo sport a livello locale.
In questa occasione, il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, e il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, hanno sottoscritto il “Patto per lo Sport”: un accordo volto a rafforzare la cooperazione interistituzionale e a definire gli interventi necessari per ideare e attuare politiche pubbliche in ambito sportivo, assicurando l’unitarietà del sistema, un uso efficiente delle risorse e criteri di equità nella loro distribuzione.
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