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Ambiente: bruciati mezzi Riserva Tevere-Farfa Zingaretti, è un atto gravissimo, non ci intimoriscono  – ROMA, 22 DIC – Bruciati nella notte tutti i mezzi della Riserva Naturale Regionale Tevere-Farfa. “E’ un atto gravissimo che non può passare in silenzio -dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti- In attesa che le Forze dell’Ordine facciano piena luce sulla vicenda, voglio esprimere, a nome mio e dell’amministrazione regionale, la solidarietà e la vicinanza a tutto il personale ogni giorno impegnato in una attività di controllo e tutela del territorio. Atti come questi non potranno intimorirci in alcun modo, ci spingono invece a continuare con ancora piú determinazione nel nostro impegno. Ci attiveremo affinché il danno subito non interrompa in alcun modo il lavoro che fino ad oggi è stato svolto a Tevere-Farfa”. (ANSA).

Lazio: Verdi, incendio in riserva naturale atto intimidatorio gravissimo – “Quello che è accaduto ieri notte nella Riserva Naturale di Tevere Farfa è un atto intimidatorio gravissimo rispetto al quale non solo è necessario fare al più presto piena luce ma che va respinto attraverso una forte e tempestiva mobilitazione delle istituzioni”. Lo dichiara il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia, esprimendo la “solidarietà e la vicinanza al commissario, Dario Esposito, al direttore Pierluigi Capone e a tutte le maestranze della Riserva”. “Il fatto che siano stati incendiati tutti i mezzi per la gestione, il monitoraggio e la manutenzione dell’area protetta, dimostra che i parchi e le riserve hanno bisogno di un continuo controllo a cura del corpo della Guardia Forestale per la salvaguardia della aree protette, ma anche per contrastare il bracconaggio e le attività illegali come il commercio clandestino di selvaggina – conclude Mascia – Per questo crediamo che il Governo debba ripensare all’assurdo progetto di accorpamento della Guardia Forestale con l’arma dei carabinieri, smantellando, di fatto tutte le competenze finora acquisite da questo glorioso corpo, che da sempre difende il nostro patrimonio naturale”. (AdnKronos)

Tevere Farfa, commissario: appello a regione per ristoro danni e nuovi mezzi – “L’attentato incendiario che ha distrutto i mezzi della riserva di Nazzano Tevere Farfa rischia di compromettere le campagne di sensibilizzazione ambientale che abbiamo avviato ma, soprattutto, rischia di avere riflessi più seri sulla sicurezza di tutto il perimetro del polmone verde.  Confidiamo nella sensibilità dell’amministrazione regionale per il ristoro dei danni subiti e l’acquisto di nuovi mezzi, fondamentali per la sopravvivenza dei programmi di studio, ricerca e sensibilizzazione ambientale”. Lo dichiara in una nota Dario Esposito, commissario della riserva naturale regionale Nazzano Tevere Farfa. “Senza i mezzi, di fatto, non potremo provvedere alla vigilanza nel parco di 700 ettari, non saremo efficaci nel contrasto al bracconaggio e alla pesca abusiva, non potremo trasportare le persone diversamente abili durante le iniziative di educazione ambientale, ci sarà impossibile provvedere alle attività di manutenzione dei sentieri e delle zone picnic – prosegue – Si tratta, in pochi anni, del terzo episodio doloso, dopo l’incendio della fornace appena ristrutturata nel 2006, il danneggiamento di automezzi 2010. Coloro che vogliono fermare la nostra azione di contrasto a tutti gli abusivismi devono sapere che non ci fermeremo anche per rispondere alla grande solidarietà che tanti nelle Istituzioni e cittadini ci stanno esprimendo. Lo spettacolo della natura a due passi da Roma non si farà fermare dall’azione qualche criminale”. (Omniroma)

Caccia: armi e munizioni in Parco Castelli Romani,tre denunce Sequestro della Guardia Forestale – Il personale dei comandi stazione di Rocca di Papa, Velletri e Roma in collaborazione con gli uomini del Comando Provinciale del Corpo forestale dello Stato, hanno denunciato tre persone per bracconaggio, violazioni della normativa in materia di possesso di armi e per  la loro introduzione all’interno di un’area protetta. L’operazione si è svolta all’interno del territorio del Parco Regionale dei Castelli Romani. L’attività basata su appostamenti e pedinamenti, ha portato ad individuare i tre bracconieri che esercitavano attività venatoria illegale in ore notturne e con mezzi non consentiti. Le operazioni degli uomini della Forestale sono scattate verso sera nel comune di Rocca di Papa, dove è stata fermata la prima autovettura. Durante le perquisizioni condotte sul mezzo, sono stati sequestrati un fucile da caccia con relative munizioni per la caccia al cinghiale, un coltello a serramanico ed una busta di plastica contenente granaglie da distribuire sul terreno, per attirare gli animali. Altre pattuglie della Forestale hanno bloccato altre due autovetture nel comune di Grottaferrata, e sono state ritrovate due carabine munite di silenziatore, visore notturno e cavalletto, munizionamenti per la caccia al cinghiale, due coltelli ed altro materiale indispensabile per l’esercizio illegale della caccia in ore notturne. Anche in questo caso è stato trovato a bordo di uno dei due mezzi un sacco contenente granaglie con cui attirare i cinghiali per facilitarne l’abbattimento. Solo uno dei tre bracconieri è risultato in possesso della licenza di porto di fucile ad uso caccia. Gli altri due erano unicamente titolari di una licenza per uso sportivo.(ANSA).

©Futuro Europa®

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