Energia in bolletta

Quest’anno, sessantotto miliardi di euro usciranno dalle tasche degli Italiani ed entreranno in quelle dei produttori di combustibili fossili: è quanto scrive in un comunicato Avvenia, player italiano nel campo dell’efficienza energetica. Secondo Avvenia, ogni anno in Italia il costo dell’energia aumenta del dodici per cento. Quest’anno, gli Italiani hanno affrontato a gennaio l’aumento del 4,7 del costo del gas a gennaio. Questo mese aumenta del 2,9% la bolletta della luce.

“Non solo gli italiani pagano troppo, ma pagano il 18% in più rispetto alla media europea”, afferma Avvenia. «Colpa della nostra dipendenza dai combustibili fossili: l’84% contro una media europea del 52%» puntualizza Giorgio Mottironi, Chief Strategic Officer di Avvenia. In particolare, il player fa notare che nel Belpaese il prezzo del gas naturale è dal 25% al 36% più alto della media europea. Con la sola eliminazione di questo divario il risparmio ammonterebbe a 5 miliardi di euro l’anno, pari a circa 350 euro per ogni famiglia. La situazione è quella che è “innanzi tutto a causa della nostra dipendenza dai combustibili fossili che è molto elevata: l’84% contro una media del 52%. E perfino ci tassiamo per mantenere questa dipendenza’ afferma nel comunicato Mottironi.

Capitolo importante quello dei sussidi e degli incentivi alle diverse fonti energetiche. Nota Avvenia che in Italia i sussidi alle fonti fossili sotto forma di esenzioni fiscali e agevolazioni ammontano ad oltre 5,3 miliardi di euro annui. Nel frattempo gli incentivi alle fonti rinnovabili nell’ultimo decennio hanno pesato per circa un terzo dell’aumento del prezzo del chilowattora elettrico di una famiglia. Insomma per le fonti rinnovabili i costi in alcuni casi superano i vantaggi. Secondo un’indagine Ocse, che peraltro ha tenuto conto solo di alcuni settori, i sussidi alle fonti fossili sotto forma di esenzioni fiscali e agevolazioni ammontano in Italia ad oltre 2 miliardi di euro annui, ma le stime dell’Fmi fanno salire la cifra a 5,3 miliardi di euro. E, se si calcolassero anche i danni prodotti dai combustibili fossili all’ambiente e alla salute, secondo Avvenia si arriverebbe ad un aggravio pari a 50 miliardi di euro.

Insomma, una stangata. La soluzione? Per Avvenia, migliorare l’efficienza energetica, ovvero puntare sulla ‘white economy’. Nell’ultimo anno ‘la white economy ha catalizzato investimenti in tutto il mondo per oltre 400 miliardi di dollari, più della generazione elettrica da fonti fossili e delle energie rinnovabili’, si legge ancora nel comunicato. Per salute e ambiente, sicuramente un vantaggio, ma per le tasche degli Italiani non è detto: almeno se il costo dell’energia continuerà ad aumentare.

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[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]

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