UE, nuovo mercato del gas

Per garantire l’approvvigionamento energetico a prezzi accessibili per i cittadini e l’economia, nel dicembre 2022 il Consiglio ha adottato norme che rafforzano la solidarietà tra i paesi dell’UE consentendo loro di acquistare gas insieme e garantendo che le forniture di gas siano condivise in tutta l’UE. Le misure puntano inoltre a ridurre le fluttuazioni dei prezzi del gas. L’11 aprile scorso gli eurodeputati hanno adottato (con 425 voti a favore, 64 contrari e 100 astenuti) la Direttiva contenente le misure legislative per facilitare la diffusione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, compreso l’idrogeno, nel mercato del gas europeo. È stato approvato (con 447 voti a favore, 90 contrari e 54 astenuti) anche il nuovo regolamento sui mercati del gas e dell’idrogeno, il regolamento mirato a decarbonizzare il settore energetico dell’UE, migliorare la produzione e l’integrazione di gas rinnovabili e idrogeno. La nuova legge contribuirà a decarbonizzare il settore del gas tramite misure per proteggere i consumatori vulnerabili e migliorare la trasparenza, consentendo ai paesi UE potranno limitare le importazioni dalla Russia e promuovendo la produzione di biometano e idrogeno per ridurre l’uso del gas fossile.

Queste misure hanno anche l’obiettivo di garantire l’approvvigionamento energetico interrotto dalle tensioni geopolitiche, in particolare la guerra russa contro l’Ucraina, e per affrontare i cambiamenti climatici. Nei negoziati con il Consiglio sulla direttiva, i deputati sono riusciti a includere disposizioni in materia di trasparenza, diritti dei consumatori e sostegno alle persone a rischio di povertà energetica. Il nuovo regolamento rafforzerà i meccanismi per un prezzo equo e un approvvigionamento energetico stabile e consentirà agli Stati membri di limitare le importazioni di gas dalla Russia e dalla Bielorussia. La legislazione introdurrà infatti un sistema comune di acquisto di gas per evitare la concorrenza tra gli Stati membri. Il regolamento si concentra inoltre sull’aumento degli investimenti nelle infrastrutture dell’idrogeno, in particolare nelle regioni carbonifere, promuovendo una transizione verso fonti energetiche sostenibili come il biometano e l’idrogeno a basse emissioni di carbonio.

Entrambi i testi dovranno ora essere formalmente adottati dal Consiglio prima della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’UE e della loro entrata in vigore. Il pacchetto di misure legislative riflette le crescenti ambizioni dell’UE in materia di clima, come indicato nel Green Deal europeo e nel pacchetto “Pronti per il 55%” (in inglese Fit for 55). La direttiva aggiornata mira a decarbonizzare il settore energetico e comprende disposizioni sui diritti dei consumatori, sui gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione, sull’accesso di terzi, sulla pianificazione integrata delle reti e sulle autorità di regolamentazione indipendenti. Il regolamento aggiornato spingerà le infrastrutture esistenti per il gas naturale a integrare una quota maggiore di idrogeno e gas rinnovabili, attraverso sconti tariffari elevati. Comprende disposizioni volte a facilitare la miscelazione di idrogeno con gas naturale e gas rinnovabili e una maggiore cooperazione dell’UE in materia di qualità e stoccaggio del gas.

Il relatore per la direttiva Jens Geier (S&D, DE) ha dichiarato: “Le industrie siderurgiche e chimiche europee, difficili da decarbonizzare, saranno poste al centro dello sviluppo di un mercato europeo dell’idrogeno. Ciò consentirà di eliminare gradualmente i combustibili fossili dall’industria, garantire la competitività europea e preservare i posti di lavoro in un’economia sostenibile. Le norme in materia di disaggregazione per i gestori delle reti dell’idrogeno saranno allineate alle migliori prassi esistenti nel mercato del gas e dell’elettricità“.

Il relatore sul regolamento Jerzy Buzek (PPE, PL) ha dichiarato: “Il nuovo regolamento trasformerà l’attuale mercato dell’energia in uno basato principalmente su due fonti: elettricità verde e gas verde. Si tratta di un enorme passo avanti verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell’UE e verso una maggiore competitività sui mercati globali. Abbiamo introdotto un’opzione per i Paesi dell’UE che permette di fermare le importazioni di gas dalla Russia in caso di minaccia per la sicurezza, uno strumento per eliminare gradualmente la nostra dipendenza da un pericoloso monopolista“.

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