
Easter Bunny, la storia del coniglietto di Pasqua
Anche se in Italia non è una delle figure principali e non ha certo la notorietà di Babbo Natale o della Befana, il coniglietto pasquale ha la sua ragione di essere. Ogni anno, con l’arrivo della Pasqua, milioni di bambini in tutto il mondo aspettano con entusiasmo il coniglietto pasquale. Con il suo cesto pieno di uova colorate e dolci, questo buffo personaggio attraversa la storia e le tradizioni di numerosi paesi, ma pochi sanno davvero da dove provenga e come sia diventato il simbolo pasquale per eccellenza.
Le sue origini risalgono alla Germania del XVI secolo, quando iniziò a diffondersi la leggenda dell’Osterhase, il coniglietto di Pasqua. Secondo questa tradizione, un coniglio speciale aveva il compito di premiare i bambini che si erano comportati bene lasciando per loro delle uova colorate, nascoste nei prati o nei giardini. La storia divenne popolare e, con l’emigrazione tedesca nel XVII secolo, sbarcò negli Stati Uniti, dove gli immigrati della Pennsylvania la portarono con sé. Qui, la figura del coniglietto pasquale si consolidò e si arricchì nel tempo, dando vita alla moderna caccia alle uova e all’usanza di regalare uova di cioccolato.
Ma perché proprio un coniglio? La spiegazione risiede nella simbologia antica della primavera e della fertilità. Il coniglio è da sempre associato all’abbondanza e al rinnovamento, caratteristiche che si legano perfettamente al periodo pasquale. Questa connessione affonda le radici nelle celebrazioni pagane della dea Eostre, divinità anglosassone della primavera, spesso raffigurata con una lepre accanto. Anche il termine inglese Easter, che significa Pasqua, sembra derivare proprio da questa antica divinità.
Col tempo, il coniglietto pasquale ha assunto forme diverse a seconda dei paesi e delle culture. In Svizzera, per esempio, non è un coniglio ma un cuculo a portare le uova, un’idea che richiama la simbologia degli uccelli e della rinascita primaverile. In Australia, invece, i conigli sono considerati una specie invasiva e dannosa per l’ecosistema, così si è cercato di sostituire il coniglietto pasquale con il bilby pasquale, un piccolo marsupiale autoctono con grandi orecchie e un musetto simpatico.
Negli Stati Uniti, la Pasqua è un’occasione per coinvolgere i bambini in attività creative e divertenti legate al coniglietto pasquale. Nelle scuole elementari, i maestri organizzano la classica Easter Egg Hunt, una caccia alle uova colorate che vengono nascoste nei giardini scolastici o nelle aule. Un episodio curioso è quello di una scuola in Texas dove, nel 2011, un gruppo di bambini trovò un vero nido di coniglietti proprio durante la caccia alle uova, trasformando il gioco in un’inaspettata lezione di biologia.
Un altro evento pasquale celebre è l’Easter Egg Roll organizzato ogni anno alla Casa Bianca. Questa tradizione, iniziata nel 1878 sotto la presidenza di Rutherford B. Hayes, vede centinaia di bambini intenti a far rotolare uova sode lungo il prato della residenza presidenziale con l’aiuto di cucchiai di legno. Nel corso degli anni, l’evento è diventato un appuntamento fisso, con giochi, spettacoli e la presenza del Presidente e della First Lady, che partecipano attivamente alle celebrazioni.
Oggi il coniglietto pasquale è un’icona internazionale. Con la sua immagine giocosa e rassicurante, continua a portare allegria e dolciumi nelle case di milioni di persone. La sua storia, tra folklore e dolci tradizioni, ci ricorda che la Pasqua non è solo un momento di festa, ma anche un’occasione per celebrare il rinnovamento, la leggerezza e la gioia di condividere momenti speciali con chi amiamo. E chissà, forse proprio in questo momento c’è un coniglietto che si sta preparando a nascondere qualche uovo in giardino, aspettando di essere scoperto con un sorriso.
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