
Italia delle Regioni
Le Politiche di coesione con l’Agenda di Comuni e Città un nuovo protagonismo dei territori: rafforzare il ruolo di Città metropolitane e Comuni nelle politiche di investimento, assegnazione diretta delle risorse, governance nazionale partecipata dalle autonomie locali, semplificazione delle procedure per l’attuazione dei progetti. Sono questi alcuni dei punti centrali dell’Agenda di Comuni e Città sulle politiche di coesione europee presentata recentemente a Torino alla presenza del vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto.
Rafforzare il ruolo di Città metropolitane e Comuni nelle politiche di investimento, assegnazione diretta delle risorse, governance nazionale partecipata dalle autonomie locali, semplificazione delle procedure per l’attuazione dei progetti. Sono questi alcuni dei punti centrali dell’Agenda di Comuni e Città sulle politiche di coesione presentata oggi a Torino dall’Anci e dai sindaci delle Città capoluogo, alla presenza del vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto. Un’agenda che metta a coerenza i diversi fondi e programmi di investimento sulla base di missioni (sul modello del PNRR) in linea con i principali filoni tematici di intervento. Obiettivo superare l’attuale frammentazione degli strumenti di investimento tra diversi programmi nazionali e regionali. Oltre cento i sindaci intervenuti.
“Da Torino parte un contributo di contenuto, atto a definire l’agenda europea delle città”, ha detto il vicepresidente dell’Anci e sindaco di Torino Stefano Lo Russo aprendo i lavori di giornata. “L’Europa che le città vogliono – ha spiegato – è un’Europa dell’inclusione, un’Europa coesa, è un’Europa della competitività in uno scenario internazionale che cambia molto rapidamente e che deve riprogrammare con flessibilità gli strumenti di sviluppo. L’obiettivo della mattinata di oggi è proprio quello di consegnare nelle mani del vicepresidente Fitto un documento analitico con proposte concrete, che rappresentano il contributo che i Comuni italiani vogliono dare alla discussione che definirà la nuova Europa che tutti vogliamo”.
Dopo l’intervento del sindaco Torino si sono alternati, in presenza e collegati da remoto i sindaci dei Comuni capoluogo, tra cui Il vicepresidente vicario dell’Anci e sindaco di Ancona Daniele Silvetti, la delegata Anci a Mezzogiorno e Politiche per la Coesione territoriale e sindaco di Campobasso Maria Luisa Forte, il coordinatore dei Sindaci metropolitani Anci e sindaco di Bologna Matteo Lepore, il sindaco di Milano Beppe Sala, il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi e il coordinatore dei sindaci capoluogo di Provincia e sindaco di Vicenza Giacomo Possamai.
Di “importante occasione per confrontarci sui futuri programmi d’investimento, sulla riforma della politica di coesione e sugli accordi ad essa connessi” ha parlato presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti. Anche per Fioravanti “va progettata una visione nazionale e internazionale che parta dalle esigenze dei Comuni, attraverso un approccio sartoriale che sappia rispondere alle necessità dei territori: dai borghi dell’entroterra alle aree costiere, dalle città più piccole a quelle metropolitane. Ringraziamo di cuore il vicepresidente Fitto per aver evidenziato, ancora una volta, massima disponibilità a collaborare con i nostri territori. Le città e i Comuni sono al centro di una trasformazione necessaria per una Coesione efficace e innovativa. Le esperienze di successo, come quella del Pnrr, confermano la validità della gestione diretta”.
Come riportato sul sito istituzionale Anci.it, le conclusioni della giornata sono state affidate alla relazione del presidente dell’Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha parlato di “Un’Europa che veda nelle Città e Comuni il vero elemento di connessione coi cittadini” e che dia “uno spazio, anche importante, alle Città nell’agenda della competitività europea”, per essere un’Europa “più vicina ai territori, più capace di dare risposta alle grandi trasformazioni in atto, alla riduzione delle disuguaglianze e alle grandi emergenze, a partire dall’emergenza della casa, ma anche in grado di fare quegli investimenti che aiutano a migliorare la competitività dei territori e quindi creare valore, sviluppo e lavoro”.
“Abbiamo un’agenda per il futuro – ha detto Manfredi – ed è importante che ci sia una visione complessiva di questi temi. Nella visione complessiva il ruolo di coprogettazione tra Regioni e Comuni non sempre è stato rispettato e questo è un fattore di debolezza del processo. È Importante rimettere al posto giusto i vari ruoli con spirito di assoluta cooperazione istituzionale e vanno messe anche in campo alcune innovazioni, in primo luogo, la funzione delle città medie”. Manfredi ha evidenziato poi l’importanza dei progetti plurifondo, sottolineando che “avere una maggiore flessibilità rispetto all’uso dei diversi fondi per avere una maggiore capacità di integrazione rappresenta un’opportunità da mettere in campo”. Quanto al Pnrr il presidente dell’Anci ha rivendicato che “i Comuni hanno interpretato bene il loro ruolo nell’ambito del Pnrr e dobbiamo far tesoro di questa esperienza sulla capacità di programmazione dei Comuni”.
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