Russia-Ucraina, nuove strategie?

Nei mesi scorsi la Casa Bianca aveva a lungo sospeso l’invio dei missili ATACMS all’Ucraina consapevole che la loro lunga gittata avrebbe consentito anche di raggiungere il territorio russo. Invece, da qualche giorno numerosi Paesi della coalizione che sostiene l’Ucraina, tra cui gli stessi Stati Uniti, hanno autorizzato l’uso delle armi fornite a Kiev anche per colpire obiettivi militari coinvolti nell’aggressione contro l’Ucraina e in territorio russo. È un’applicazione più estesa del concetto di difesa per cui da un attacco non ci si difende soltanto dotandosi di uno scudo, ma anche privando l’aggressore dell’Arma con la quale sta per colpire. La decisione è scaturita dopo che le forze russe hanno cominciato a svolgere – senza entrare in territorio ucraino – attacchi massicci e indiscriminati come quello al centro commerciale colpito da una bomba “planante” sganciata da un aereo a decine di chilometri da Karkiv.

Ricordando che dal febbraio del 2022 la prudenza degli occidentali li aveva portati a pretendere che l’arsenale fornito a Zelensky servisse solo a colpire il nemico se in Ucraina, è chiaro che ci troviamo di fronte a un balzo nella strategia. Probabilmente ispirato da due considerazioni; la prima, che è necessario andare oltre – viste l’aggressività russa e le difficoltà che gli Ucraini stanno affrontando sul terreno – e, la seconda, lo sfumare della minaccia del ricorso al nucleare tattico che, secondo lo stesso Putin, è ora superfluo.

La risposta russa sta quindi prendendo una forma diversa consistente nella minaccia di atti violenti nel territorio dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina. Si tratta di un’estensione della risposta ibrida scatenata da Mosca, per esempio, con i massicci attacchi informatici condotti contro l’occidente o con le intromissioni nei meccanismi elettorali, ma in definitiva coerente con la logica della risposta asimmetrica cui il Cremlino ha deciso di ricorrere.

Non meraviglia che in un albergo nei pressi dell’aeroporto di Parigi un cittadino russo-ucraino sia stato recentemente arrestato dopo uno scoppio nella sua stanza dove aveva accumulato esplosivi e detonatori per fabbricare un ordigno esplosivo probabilmente destinato ad essere utilizzato a breve. Analogamente, mentre il presidente Macron rafforza le sue dichiarazioni di appoggio militare a Zelensky, non sorprende l’apparizione spettacolare sotto L’Arco di trionfo di cinque bare con la scritta “soldati francesi dell’Ucraina” depositate nottetempo da alcuni Bulgari.

Il conflitto è quindi entrato in una fase nuova non ancora chiara, ma forse è una svolta tra le più importanti degli ultimi due anni.

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