Italia delle Regioni

I Comuni sono chiamati ad attrezzarsi per rispondere a nuove esigenze e richieste di aiuto da parte dei cittadini, ma anche per far fronte a comportamenti sociali che destano qualche preoccupazione. Servono, per questo, strumenti adeguati al nuovo contesto. La firma di un protocollo con l’Ordine degli psicologi risponde a questa esigenza sociale”. Lo ha sottolineato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale ANCI, a margine della firma del protocollo d’intesa tra Ordine nazionale degli psicologi, Intergruppo parlamentare ‘Qualità di Vita nelle Città’, C14+ ed Health City Institute.

“Il volto delle città è cambiato in questi anni, in parte anche per la lunga emergenza del Covid19. Sono cambiate – ha proseguito Bianco – anche le richieste che i cittadini rivolgono ai Comuni e al sistema del welfare. Grazie a questo accordo, riusciremo a dare la giusta attenzione alla promozione della ‘salute psicologica’ nei contesti urbani e nelle città, studiandone ed approfondendone gli elementi essenziali. Tutto questo ci consentirà – evidenzia Bianco – di affinare le strategie per migliorare stili di vita e benessere delle comunità. È un modo concreto di dar seguito ad una linea su cui Anci è impegnata da tempo: una corretta e ordinata convivenza civile, il rispetto delle regole, soprattutto nel contesto spesso frenetico delle nostre città, è fondata anche sulla garanzia di benessere psico-fisico dei cittadini”.

Per le regioni italiane il Terzo settore è fondamentale per il welfare. “Le politiche sociali non possono prescindere dal contributo del Terzo settore. È essenziale per rafforzare le nostre azioni sul territorio”, ha dichiarato Emma Staine (assessore regione Calabria), coordinatore della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni, partecipando al Forum Terzo settore che si è svolto al Senato per la presentazione del Manifesto per “Un nuovo sistema di welfare”.

“Per rispondere in modo sempre più adeguato alle richieste socio-sanitarie – ha precisato Staine – e alle richieste dei cittadini più fragili, è fondamentale riuscire ad unire tutte le forze in campo. I servizi assistenziali delle Regioni e quelli del Terzo settore devono coordinarsi e integrarsi, solo così costruiamo il futuro del nostro welfare. Con questa consapevolezza lavoriamo affinché gli interventi di prossimità, di assistenza territoriale, anche privata, abbiano gli stessi obiettivi di collaborazione e di risposta sul territorio. Arrivano segnali positivi in tal senso da parte del Governo e le Regioni li colgono operativamente nel cercare di ridurre gli spazi di frammentazione delle misure, favorendo l’integrazione e il coordinamento delle risposte pubbliche e così la dispersione di risorse e massimizzare gli interventi. Siamo tutti indispensabili al rafforzamento e al miglioramento delle politiche sociali”.

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