Riflessioni di fine anno

Nelle riflessioni di fine d’anno, che poi non portano a nessun cambiamento ma solo a rodimenti acuti, c’è quella sui Vip e sugli e sulle influencer. Intanto, mi rifiuto di mettere quell’asterisco, io sono abituata così con il maschile e femminile e così facendo ribadisco una mia educazione e conoscenza della lingua non certo manifesta beceraggine. Ci sono tantissime persone che vivono grazie a questi tipi che all’improvviso (almeno per me) decidono il bello e cattivo tempo nella moda, nella cucina, nel tirare su i figli e via dicendo.

Sono belle le donne influencer. Alcune ormai famosissime ci fanno crescere i figli insieme a loro: sappiamo tutto di quelle creature che sono adorabili; poi però pensi come sarà la loro vita quando per forza di cose non saranno più sotto i riflettori. Meno male che c’è l’opzione chissenefrega.

La cosa che mi fa ridere è quando con il labbrino contratto si lamentano dei cosiddetti Haters (gli odiatori di professione) che criticano aspramente quando mettono il lato B di fuori oppure fanno mangiare il caviale ai pargoli. Come si può pensare di piacere a tutti; è chiaro che una buona parte di persone li invidiano e non hanno che i loro commenti per sfogare il proprio livore. Comunque, anche per questo c’è l’opzione chissenefrega. La conclusione di queste considerazioni è che tanta gente vive pendendo dalle labbra di queste persone che forse in tempi passati avrebbero fatto altro nella vita. Non sono certo questi tipi la rovina della società. La società è già in rovinata, non ha bisogno di spinte.

Penso ai mondiali di calcio; che spreco di danaro lecito e illecito, che orgia di sputazza e pianti, gestacci e calci. Penso che ogni scemo di ogni villaggio possa diventare un calciatore e guadagnare somme vicine al Pil di uno Stato; per poi avere mogli esibizioniste con lati B pazzeschi che dispensano lezioni di tetta fitting e massime indimenticabili. Che ha detto? Boh. Non sono loro ma il contesto che si portano appresso. Non hanno nemmeno l’umiltà di rispettare la povertà da cui molti vengono. Si esibiscono a sportellate di Ferrari e jet privati. Il pulsante è sempre lo stesso.

Non ci sono buoni propositi per il nuovo anno. Ignoriamo questa gente, solo questo mi sento di dire. Ma sul serio. Facciamo crescere questi figli e facciamo ginnastica in parrocchia; usiamo la nostra Panda e viviamo sereni.

Buon anno a tutti.

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