Cronache dai Palazzi

Governo in bilico ma resistente agli urti. Una nube di precarietà ed incertezza aleggia su Palazzo Chigi ma l’esecutivo va avanti e anche i grillini al suo interno rimangono per ora al proprio posto. Il presentimento è che nonostante la crisi all’interno della maggioranza si arriverà indenni all’autunno.

In questo contesto, Montecitorio ha concesso la fiducia al decreto Aiuti con 410 voti favorevoli, 49 contrari e un astenuto. Si tratta di un decreto di 23 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese e anche i Cinquestelle hanno sostenuto la fiducia, consapevoli della necessità di non agitare troppo le acque, magari con il timore di essere additati come guastatori di un governo, quello di Draghi, al quale l’Europa chiederà presto il conto del nostro debito pubblico. Emerge la necessità di avere “un governo nel pieno della sua forza”, come sostengono i dem continuando ad auspicare comunque il dialogo con i grillini.

La fiducia sul decreto Aiuti passa quindi anche grazie al voto dei 5 Stelle ma la tensione è alta. “Quando il decreto arriverà al Senato vedremo”, ha dichiarato il presidente del M5S, Giuseppe Conte, che annuncia un non voto dei grillini lunedì in occasione dell’approvazione del decreto Aiuti a Montecitorio: “Non voteremo il contenuto”, ha ammonito Conte. In definitiva i grillini hanno votato la fiducia alla Camera ma si aspettano “risposte per proseguire questa esperienza di governo”.

“Di fronte alla pandemia energetica e la crisi economica il presidente Conte ha posto dei temi stringenti per il Paese e i cittadini – spiega la capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Maria Domenica Castellone intervistata dal Corriere della Sera a ridosso dell’incontro tra il premier Mario Draghi e il presidente Conte-: misure di sostegno per famiglie e imprese, salario minimo, superbonus, taglio del cuneo fiscale e transizione ecologica, solo per citare alcuni punti. Siamo in attesa di capire quali saranno le risposte da parte di Palazzo Chigi. Poi si valuterà”, ha affermato Castellone ribadendo: “Pretendiamo che il governo Draghi cambi marcia”, in quanto “gli italiani meritano risposte chiare”.

Occorre fare “i fatti” e “serve discontinuità”. Il presidente Conte, a sua volta, ribadisce che “le urgenze non sono domani o dopodomani ma sono oggi”. I temi sopra elencati “non sono bandierine, non sono temi personalistici, ma questioni pressanti che impongono alla politica di intervenire. È il Paese ad avere necessità di risposte nette e chiare”, ha specificato Castellone. “Nessuna cambiale in bianco”, ha detto Conte rievocando l’incontro con il premier Draghi, ma “il futuro della nostra collaborazione è nelle risposte che avremo”, ha ammonito il leader dei Cinquestelle.

La conversione del dl Aiuti dovrà avvenire a Palazzo Madama entro il 15 luglio, e si voteranno contemporaneamente fiducia al governo e articolato normativo. Tra le misure principali del decreto Aiuti niente aumenti in bolletta per le famiglie in difficoltà. Il decreto bollette confluito nel cosiddetto decreto Aiuti cancella per il terzo trimestre consecutivo le aliquote sugli oneri di sistema delle bollette elettriche per famiglie e imprese. L’Iva sul gas, invece, subirà una riduzione del 5% sia per quanto riguarda gli usi domestici sia per gli usi industriali. Il gas naturale conserva, inoltre, le aliquote sugli oneri generali relative al secondo trimestre 2022. I bonus sociali per le famiglie in difficoltà oltre che essere stati potenziati sono confermati fino al 30 settembre e il limite Isee per ottenerli non è più 8 mila ma 12 mila euro.

A proposito di Superbonus 110% per le spese sostenute entro il 2022 viene confermata la proroga per le abitazioni unifamiliari, “a condizione che entro il 30 settembre siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo”. Nel conteggio possono comunque essere inseriti lavori senza agevolazione. Confermato il limite delle 4 cessioni del credito e il bonus di 200 euro per pensionati, disoccupati, stagionali, autonomi, dipendenti con un reddito non superiore a 35 mila euro. I disoccupati senza alcun sostegno potranno usufruire inoltre di 550 euro una tantum.

Affrontato anche il tema dei rifiuti a Roma, per cui l’articolo 13 del decreto Aiuti ne affida la gestione ad un commissario straordinario in vista del Giubileo 2025, prevedendo inoltre la messa a terra di “progetti di nuovi impianti per la gestione di rifiuti”. I Cinquestelle fin dal Consiglio dei ministri del 2 maggio non hanno condiviso la realizzazione di un termovalorizzatore nella Capitale e, anche in questo frangente, hanno proposto un ordine del giorno per ostacolarla. La richiesta è stata però respinta e l’inceneritore verrà portato a termine. Tra le ultime misure inserite nel decreto emergono inoltre duecento milioni stanziati per sostenere le imprese che hanno subito perdite a causa della guerra in Ucraina e la soglia per la rateizzazione semplificata delle cartelle esattoriali viene innalzata a 120 mila euro.

Oltre al reddito di cittadinanza “da difendere” Conte ha chiesto a Draghi il salario minimo “come in altri Paesi europei” a tutela dei “4,5 milioni di lavoratori che hanno busta paga da fame”. Il tasso di disoccupazione è in discesa ma i contratti fino a 30 giorni sono in forte aumento favorendo la precarietà. Il leader dei Cinquestelle ha quindi ricordato al premier la necessità di predisporre degli incentivi per coloro che assumono a tempo indeterminato favorendo in questo modo la stabilità delle posizioni lavorative. In questo contesto si inserisce anche il taglio del cuneo fiscale.

In definitiva, l’esecutivo dovrebbe resistere perché in un periodo di crisi pandemica, economica e sociale come quello attuale il Paese non può permettersi un’ennesima crisi di governo, né tantomeno lezioni anticipate. Secondo l’ottica del premier “si naviga a vista, come d’altronde facciamo dal primo giorno di questo governo”, ha puntualizzato il presidente del Consiglio fotografando l’esistente e, in particolare, analizzando le condizioni di Palazzo Chigi costantemente sottoposto ad un cambio di casacca prima del tempo canonico.

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