365

In questi giorni uno dei film più visti su Netflix si chiama 365. Non parla di matematica non è il sequel di 300 è una storia un po’ banale. E allora direte voi, chi se ne importa. E’ interessante invece vederla perché è una vera  schifezza una via di mezzo tra un porno e un fotoromanzo, passando per il Padrino parte duecento. Ed è la prova di quanto stiamo messi male.

Comunque, torniamo al film e ai protagonisti: lei una gnappetta con le labbra ritoccate bellina ma tutto qui. Lui alto come una pertica più tatuaggi che espressioni, un fisico belloccio ma stortignaccolo. Insomma, così così. Lui non ride mai, lei prima lo odia, lui la rapisce, lei tenta di fuggire. Ah dimenticavo, lui è sbilionario, ha il jet privato e hostess multitasking che portano da bere e soddisfano ogni richiesta e dico ogni.

Vabbè, dove eravamo rimasti. Dunque, lui la rapisce dicendole Bambolina (la chiama così) ti do un anno per innamorarti di me. Ma il film non dura 365 giorni perché dopo un paio di giorni lei già lo ama e lo brama e lui la sviolina in ogni luogo e ogni lago e poi le regala vestiti e poi insomma stanno sempre a fa roba. Ah dimenticavo, lui è un capo mafioso. Confesso che non so come finisce perché mi sono addormentata e non avevo voglia di tornare indietro.

Ecco. Una storia, anzi una storiella di sottomissione, due attori così così, una sceneggiatura così cosà, un tripudio di sesso orale. C’è anche una scena sotto la doccia, come non farla. A questo punto direte voi un’altra volta, ma chi se ne importa. Invece no, importa eccome.

Perché in questo film c’è l’uomo cacciatore, quello che per discendenza divina decide che la preda (si chiama appunto preda, altrimenti si chiamerebbe diversamente) è sua e la rinchiude nel suo castello, la lega al letto a cosce larghe e poi si fa sollazzare da vera professionista. Insomma l’omo è omo. E la donna è preda. Bella roba direi. A parte che il film più che erotico è comico, mi fa un po’ senso pensare che abbia avuto tanto successo. E’ una storiella greve e insignificante.

La donna sottomessa da padrone ricco e potente riporta a tempi cupi in cui la donna valeva meno di zero ed era vista principalmente come un mezzo di sollazzo. Mi spiace che questo filmetto abbia avuto tanto successo, forse più delle varie Sfumature. Eppure è così; forse dietro un grande uomo c’è una donna legata al letto? Mah sicuramente lei per fare la differenza poteva strapazzarlo come voleva, farsi sviolinare come voleva e poi magari cacciarlo dicendo “bello, grazie dell’intrattenimento, lo racconterò ai miei nipoti“ e lasciarlo disfatto magari ammanettato al letto provocando uno standing ovation del pubblico femminile e la candidatura all’Oscar alle manette.

Ma purtroppo non è andata così almeno credo.

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