Autotrasporto UE, nuove tutele per gli autisti

Nella plenaria dell’8 luglio scorso, gli eurodeputati hanno approvato il pacchetto mobilità per il trasporto su strada dopo che era già stato adottato dalla commissione Trasporti e dal Consiglio Europeo. Il pacchetto comprende tre elementi chiave: un’applicazione migliore delle regole sul cabotaggio, distacco dei conducenti e tempi di riposo minimi. L’UE prevede già norme che regolamentano questi aspetti, ma ci sono lacune nella legislazione attuale, che viene applicata in modo diverso dagli stati membri. Le nuove norme forniranno un quadro normativo chiaro e comune per il settore del trasporto su strada. Secondo il nuovo regolamento, i conducenti godranno di migliori condizioni di riposo e avranno diritto a passare più tempo a casa. Ad esempio, un riposo settimanale di oltre 45 ore non può essere effettuato in un veicolo, ma in un alloggio con servizi adeguati e pagato dal datore di lavoro. Il lavoro dovrebbe essere organizzato in modo tale da ridurre i periodi di assenza da casa per i conducenti.

Per aiutare a individuare violazioni delle norme, saranno distribuiti tachigrafi intelligenti, che registrano gli attraversamenti di confine e altre attività, sarà un tachigrafo digitale obbligatorio su tutti i veicoli industriali con peso superiore a 3,5 tonnellate e che registra tutte le attività di un veicolo, come distanza percorsa, velocità, tempi di guida e di riposo del conducente. Si vuole combattere anche il fenomeno delle società di comodo, si tratta di aziende registrate in un paese, ma che svolgono attività commerciali in un altro paese UE. Una società di comodo viene stabilita per eludere le obbligazioni legali che riguardano tassazione, sicurezza sociale, imposta sul valore aggiunto e salario. Si tratta di società illegali, che difficilmente vengono individuate, perché la maggior parte dei paesi membri non hanno una definizione giuridica o operativa di società di comodo.

L’autotrasporto è un settore in cui i lavoratori, i conducenti, sono inviati in altri paesi tramite contratti di servizi per brevi periodi di tempo nell’ambito di un contratto di servizi, in un distacco infragruppo o un contratto di assunzione tramite agenzia interinale. Le norme esistenti in materia di distacco sono attuate in modo diverso e non coordinato dai paesi dell’UE. I lavoratori distaccati a differenza dei lavoratori mobili, restano nel paese ospite temporaneamente e non entrano a far parte del mercato del lavoro del paese. Le nuove regole mirano a prevenire approcci nazionali diversi e garantire che i conducenti ricevano una remunerazione equa. Le nuove norme sul distacco saranno applicate a cabotaggio, operazioni di traporto internazionale (eccetto il transito) e operazioni di trasporto bilaterali (cioè il trasporto dal paese dove è stabilita l’impresa verso un altro paese e viceversa). Con le norme aggiornate sul cabotaggio, vengono introdotti controlli coordinati da due o più autorità nazionali competenti. Le nuove regole facilitano anche la cooperazione e lo scambio di informazioni tra i paesi membri.

Il cabotaggio avviene quando un camion straniero effettua consegne nazionali sul territorio di un altro paese dell’UE, subito dopo una consegna internazionale da un altro paese. Il cabotaggio aiuta a ridurre i viaggi a vuoto e risparmiare carburante. È stato introdotto per la prima volta nel 1990 tramite quote. Le norme UE che consentono tre operazioni di cabotaggio in un periodo di sette giorni dalla consegna internazionale rimangono invariate. Per evitare il ‘cabotaggio sistematico’, le nuove norme introducono un periodo di pausa di 4 giorni prima di poter effettuare il cabotaggio nello stesso paese con lo stesso veicolo. Nel 2017 quasi metà del cabotaggio dell’UE ha avuto luogo in Germania, mentre quasi il 40% è stato effettuato da autotrasportatori polacchi. Per evitare che gli autotrasportatori usino società di comodo, che falsano la concorrenza, e migliorare le condizioni d’impiego dei conducenti, le nuove norme richiederanno alle imprese di trasporto di svolgere attività sostanziali nel paese membro in cui sono registrate. Le norme introdurranno anche l’obbligo per i conducenti di ritornare alla sede operativa dell’impresa di trasporto ogni otto settimane. Le norme saranno estese agli operatori di trasporto che usano veicoli commerciali leggeri oltre le 2,5 tonnellate, che dovranno installare il tachigrafo.

Il vicepresidente di Conftrasporto, Paolo Uggè ha dichiarato: “Le nuove norme dovrebbero dare una risposta al tema dei viaggi a vuoto degli autisti e delle differenze esistenti sul piano del costo del lavoro, disparità che hanno generato il pesantissimo fenomeno del dumping sociale. Il pacchetto appena varato dovrebbe quindi limitare gli episodi di concorrenza sleale che vengono messi in atto nei confronti delle imprese italiane, e finalmente dirigere il mercato verso un regime di concorrenza leale tra i diversi Paesi dell’Unione. Ora diventa indispensabile proseguire il lavoro iniziato, con l’obiettivo di connettere il sistema logistico italiano al resto d’Europa. Ciò può avvenire solo se alcuni Paesi dell’Unione, a cominciare dall’Austria, smettono di ostacolare gli altri con divieti pretestuosi, come quello ambiente, che sta mettendo in croce da anni non solo il sistema italiano del trasporto su strada, ma tutta l’economia del Paese in generale”.

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