Cronache dai Palazzi

Per far fronte all’emergenza provocata dal Covid-19 occorre “capacità di ascolto reciproca”, ammonisce il presidente della Repubblica Sergio Mattarella auspicando un dialogo franco e costruttivo tra maggioranza e opposizioni con l’unico obiettivo di risolvere lo stato di crisi.

Le misure restrittive messe in campo da Palazzo Chigi a causa dell’ampia e rapida diffusione del virus non sono bastate tanto da rendere necessarie ulteriori restrizioni. Nuove regole quindi per chi fa jogging e sport all’aperto ad esempio, e chiusura anticipata  dei negozi di alimentari affinché le persone non stiano fuori fino a tardi. Limitati anche i trasporti, come le tratte dell’Alta Velocità e gli Intercity, aerei e traghetti. I voli privati potranno decollare solo per fondati motivi di salute e di lavoro e se autorizzati dal presidente della Regione. Resta invece consentito il trasporto delle merci. “Serve autodisciplina e autocontrollo” ha ribadito la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese preannunciando un’intensificazione dei controlli. Sono 7 mila i militari dell’Esercito impegnati nel progetto “Strade sicure”, la cui presenza sarà rimodulata per far sì che i cittadini rispettino le norme anticontagio.

Sul fronte economico via XX Settembre assicura che la Banca centrale europea ha varato un intervento massiccio che porta a 1.120 miliardi le risorse disponibili, definendo nel contempo il programma di acquisto dei titoli che sarà gestito in maniera flessibile nel tempo e tra i Paesi, e se necessario sono previsti eventuali incrementi. La Bce è decisa a difendere la stabilità dell’Unione. “Chiunque minacci la frammentazione dell’Europa sa che la Bce è determinata a proteggere l’unità. E tuttavia dobbiamo sapere che la politica monetaria da sola non basta”, afferma il ministro Gualtieri intervistato dal Corriere.

La possibilità di utilizzare in modo anticipato e flessibile i fondi europei, inoltre, permetterà al governo di prolungare le misure. “Adesso dobbiamo avere il coraggio di mettere in campo una politica di bilancio comune e coordinata – spiega il ministro Gualtieri – capace di sostenere lo sforzo dei nostri sistemi sanitari, di affrontare adeguatamente l’impatto economico della crisi e di gettare le basi per un rilancio della crescita e del nostro modello sociale mobilitando le risorse necessarie”.

Ciò a cui stiamo assistendo è “uno shock simmetrico che riguarda tutti”, ha sottolineato il ministro dell’Economia, “quindi occorre usare gli strumenti di cui disponiamo in modo innovativo, per esempio prevedendo l’emissione di titoli europei utilizzabili da ciascun Paese alle medesime condizioni, che devono riguardare il contrasto al Coronavirus e alle sue conseguenze economiche”.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen annuncia che “il Patto di stabilità concederà la massima flessibilità all’Italia”, mentre la Banca centrale europea ha lanciato un nuovo quantitative easing da 750 miliardi di euro, il cosiddetto “Pandemic Emergency Purchase Programme”, mettendo in preventivo acquisti di titoli del settore pubblico e privato per sostenere l’economia europea abbattuta da una epocale crisi sanitaria, e non solo. La presidente della Bce Christine Lagarde ha spiegato che saranno valutate “tutte le opzioni e gli scenari per sostenere l’economia per l’intera durata di questo shock”.

In questo momento storico, continua il ministro Gualtieri, “tocchiamo con mano come le entrate fiscali siano necessarie a difendere la nostra comunità, a finanziare la ricerca, la sanità, la protezione civile, tutto quello che ci aiuterà a superare questo periodo difficile”.

Rinviati quindi i pagamenti di marzo, tra cui il saldo dell’Iva 2019, contributi e ritenute di febbraio 2020 per cittadini e imprese fino a 2 milioni di fatturato e per le imprese dei settori più danneggiati. “Ad aprile potremo calibrare meglio gli interventi di ristoro, in favore di chi ha subito cali di fatturato e fermo delle attività”, ha spiegato Gualtieri auspicando un “dialogo positivo” con le opposizioni affinché “continuino ad interloquire con il governo in modo costruttivo, mantenendo la dialettica entro confini accettabili”.

Occorre comunque ribadire che “per far ripartire l’economia la priorità assoluta è fermare il contagio. Dobbiamo assicurare – come afferma il ministro dell’Economia – che dall’onda di questa crisi non venga spazzato via e sia preservato e rilanciato l’enorme patrimonio di competenze e la capacità produttiva del nostro sistema industriale, che andrà sostenuto e accompagnato in questa fase”. Il governo sta lavorando per definire degli strumenti innovativi inediti, rilanciando un ingente piano di investimenti per poter rafforzare la stabilità delle nostre imprese e tutelare gli asset strategici del Paese.

Rilancio degli investimenti e snellimento delle procedure burocratiche sono gli obiettivi principali della fase successiva alla pandemia, che l’esecutivo sta progettando mettendo nero su bianco un piano di intervento strutturato. “Un’opera di sblocco di investimenti mai vista prima – ha annunciato il premier Conte – per alcune decine di miliardi di euro”. Il presidente del Consiglio accenna al “più grande provvedimento degli ultimi decenni in termini di semplificazione delle procedure e degli investimenti” per rilanciare il sistema economico italiano devastato dal Coronavirus mirando a “trasformare questa crisi in una virtù. Sarà la migliore reazione possibile che potremo dare ai mercati, un’accelerazione mai vista prima negli investimenti pubblici”, ha affermato Conte auspicando un’ampia “convergenza” di tutte le forze politiche. Il governo mira inoltre a rilanciare il cosiddetto golden power, ossia il potere che ha lo Stato di bloccare alcuni investimenti esteri qualora contrastino asset industriali o aziendali del nostro Paese, considerati strategici. Strategiche sono ad esempio tutte le aziende quotate in Borsa. “Stiamo studiando il provvedimento, di sicuro non consentiremo a nessuno di approfittare di un momento di debolezza del nostro Paese”, assicura Palazzo Chigi garantendo il dovuto controllo da parte del governo, pronto ad adottare misure dure per preservare il sistema Italia.

In questo frangente sono necessari “trasparenza, massimo rigore, adeguatezza e proporzionalità delle misure”, principi sui quali l’esecutivo ribadisce di fondare la propria azione riconoscendo inoltre come “determinante” il parere della comunità scientifica, “che in alcuni momenti della storia può anche guidare le decisioni politiche”.

L’emergenza provocata dalla rapida diffusione del Covid-19 in diversi Paesi europei impone in definitiva una revisione dell’assetto istituzionale dell’Unione. Insieme all’Italia si trovano in trincea anche la Francia e la Spagna, Paesi che auspicano una struttura europea più forte in grado di mettere a disposizione le risorse necessarie per coprire i costi sanitari e le innumerevoli spese imposte dalla pandemia, ma anche per rilanciare l’economia quando si dovrà tornare alla normalità e quindi a produrre.

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