Sono solo fantasmi (Film, 2019)

Sono solo fantasmi è un film strano nella produzione italiana, oserei dire curioso, persino bizzarro e grottesco. Ecco, con queste due righe scarse abbiamo esaurito i motivi d’interesse che spingono il cinefilo a vedere una simile storia. La commedia horror in Italia è quasi inesistente, ricordiamo l’ottimo Tutti defunti tranne i morti di Pupi Avati, poi il vuoto assoluto, soltanto farse (Fracchia contro Dracula, su tutte), come questa regia di De Sica che non sfugge alla regola.

Vediamo due fratellastri (De Sica è un mago fallito, Buccirosso un imprenditore ostaggio di suocero e moglie) che alla morte del padre incontrano a Napoli il terzo fratello (Gian Marco Tognazzi, malato di nervi, ricoverato in clinica). I tre vorrebbero dividersi un’eredità che non esiste, perché il padre ha perso tutto al gioco, quindi si mettono in società come acchiappafantasmi per sfruttare una strana scoperta fatta dal fratello più bislacco. Un pizzico di comicità strampalata, alcuni effettacci horror, una trama da giallo dei ragazzi mixata con i racconti della cripta conducono a un rocambolesco finale che vede gli spiriti dei morti congiungersi alla Janara (strega del Vesuvio) e minacciare la distruzione di Napoli. Tutto molto improbabile, soprattutto sceneggiato e impaginato con poco criterio. Da salvare la citazione della vita paterna che De Sica compie grazie al personaggio del padre e la bellissima sequenza finale dove pare di rivedere il grande Vittorio danzare davanti alla macchina da presa e salutare il pubblico, prima di una poetica dissolvenza in bianco e nero.

Christian De Sica, alla sua nona regia (dopo Amici come prima, 2018), vorrebbe girare il remake di Oscar insanguinato (1973), ma non trova i detentori dei diritti, quindi mescola paura e comicità in un prodotto indefinibile, che non spaventa per niente e fa ridere poco, il minimo sindacale. Importante come aiuto regista il ruolo del figlio Brando (non citato nei titoli per scelta paterna), sia per gli effetti horror che per le inquadrature, mentre Chstian dirige gli attori ed è impegnato a recitare quasi ogni sequenza. Girato per intero a Napoli con il sostegno della Film Commission Campana, per un ulteriore omaggio a Vittorio De Sica, innamorato della città partenopea. Molte citazioni indirette dei film paterni, mentre alcuni dialoghi ricordano momenti della vita di Christian con il padre. Clementino realizza un brano inedito come colonna sonora portante della pellicola.

Un film in perfetta sintonia con la commedia italiana contemporanea, abbastanza inutile e prevedibile. Senza eccessive aspettative si può vedere. Basta entrare in sala preparati.

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Regia: Christian De Sica. Aiuto Regista: Brando De Sica. Soggetto e Sceneggiatura: Andrea Bassi, Luigi Di Capua, Christian De Sica. Montaggio: Francesco Galli. Musiche: Andrea Farri. Genere: Farsa Horror. Durata. 98’. Produzione: Indiana Production, Miyagi Entertainment. Distribuzione: Medusa. Interpreti: Christian De Sica, Carlo Buccirosso, Gian Marco Tognazzi, Ippolita Baldini, Leo Gullotta, Francesco Bruni, Valentina Martone, Gianni Parisi.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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