Federica Taiana: Viaggiare Comunque, viaggiare sostenibile

Nasce a Milano ventisette anni fa. Dopo una laurea triennale in Relazioni Internazionali, una magistrale in Comunicazione e marketing e un corso di specializzazione in Copywriting e content management, Federica Taiana decide di seguire le sue aspirazioni e fondare un progetto che tenesse conto delle sue principali passioni: i viaggi e la scrittura. Così, nel 2018, è nato il sito Viaggiare Comunque che propone ai lettori stimoli, curiosità ed esperienze che permettano di scoprire il mondo attraverso ciò che rende unico ogni Paese: la sua cultura. Oltre a seguire ogni aspetto del sito, lavora come copywriter e content creator freelance per clienti nel settore del turismo e non solo.

Come definiresti il ‘Turismo Sostenibile’ al di là definizioni degli enti a ciò deputati come UNWTO e AITR?

Secondo la mia interpretazione, per “turismo sostenibile” si intende un modo di viaggiare che sia rispettoso sia dell’ambiente inteso come ambiente naturale, sia degli esseri umani che lo abitano. Viaggiare in maniera sostenibile è un’esigenza che riguarda sempre più persone, in particolare le nuove generazioni, maggiormente consapevoli delle condizioni drammatiche in cui verte il pianeta e di quanto lo stesso viaggiare impatti sul nostro mondo.

Turismo Sostenibile e Turismo Responsabile sono due definizioni che si equivalgono o corrispondono a forme diverse del viaggiare?

In realtà si tratta di semplici sfumature lessicali. I due concetti sono strettamente legati e necessitano l’uno dell’altro. Un turismo sostenibile – ossia che tiene conto dell’impatto sull’ambiente – deve essere allo stesso tempo responsabile nei confronti dei popoli e della loro autenticità e viceversa.

Quali sono le differenze tra il Turismo Classico e quello Sostenibile e quali modi pratici possiamo mettere in atto per stare nel Sostenibile?

Fino a qualche anno fa – quando l’emergenza climatica non era percepita come urgente – chi viaggiava in maniera “classica” si muoveva nel mondo senza adottare comportamenti che tenessero conto degli effetti sull’ambiente. La differenza con il turismo sostenibile è la consapevolezza alla base di ogni decisione. Oggi il turismo è diventato sempre più “green” e sono sempre di più gli italiani che preferiscono mete “verdi” per le proprie vacanze, coscienti di quanto le scelte individuali possano fare la differenza a livello collettivo in un senso o in un altro. In maniera pratica, tutti possono adottare comportamenti sostenibili durante il viaggio: scegliere di utilizzare le app delle compagnie aeree piuttosto che stampare le carte di imbarco, ricordarsi di spegnere le luci e l’aria condizionata quando si lascia la stanza dell’hotel, non richiedere ogni giorno il cambio asciugamani, preferire muoversi a piedi o con i mezzi pubblici piuttosto che in auto o in aereo.

Un Turismo Sostenibile è maggiormente costoso rispetto quello Classico? Quale è la tendenza verso il Turismo Sostenibile se hai dati che possano indicare il trend.

Se per turismo sostenibile si intendono gli “eco-resort” o soluzioni simili, probabilmente i costi sono maggiori rispetto a un turismo classico, perché ancora percepite come soluzioni di nicchia, per pochi. Se invece si considerano i comportamenti individuali, il risparmio è notevole. Si pensi ad esempio a scegliere di muoversi con i mezzi pubblici piuttosto che in taxi o a cenare in un ristorante locale, che utilizza ingredienti a km zero, invece che in uno che propone cucina internazionale. Semplici gesti che possono fare la differenza per il pianeta. Per fortuna, molti viaggiatori tendono a spostarsi in maniera più attenta rispetto al passato, italiani compresi. Ad esempio dallo studio “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” realizzato dalla Fondazione UniVerde emerge che quasi la metà degli italiani sostiene di essere disposta a spendere di più per non danneggiare l’ambiente durante le vacanze.

Pregi e difetti dei viaggiatori italiani rispetto quelli di altri paesi? Dove possiamo migliorare?

Purtroppo in Italia si tende a guardare troppo spesso il proprio, senza avere una visione d’insieme di ciò che accade intorno a sé. L’emergenza a cui il clima sta richiamando la nostra attenzione e – di conseguenza – l’importanza di un turismo sostenibile sono temi che in Italia si affrontano solo da pochi anni, in ritardo rispetto ad altri Paesi. Ma non è ancora troppo tardi: migliorare è possibile, soprattutto se si adottano comportamenti rispettosi dell’ambiente non solo in viaggio, ma anche a casa. Un esempio? Sostituendo le bottiglie di platica con le borracce o ricordandosi di fare la raccolta differenziata.

Per chi volesse avvicinarsi al Turismo Sostenibile quale percorso dovrebbe seguire e a chi rivolgersi? Mi pare che i canali tradizionali (intendo i tour operator classici) non offrano o distinguano forme di questo tipo.

I tour operator e le agenzie viaggi specializzate in viaggi sostenibili sono ancora pochi, anche se esistono, ma sta nascendo la tendenza di realizzare all’interno di un’offerta più ampia pacchetti e itinerari pensati per muoversi in modo responsabile. Ad esempio proponendo esperienze a contatto con la popolazione locale o per riscoprire la bellezza del viaggiare lentamente, in treno o in bicicletta.

Come prepararsi alla partenza per un viaggio di Turismo Sostenibile e cose da fare una volta tornati?

Per prepararsi a un viaggio sostenibile è necessario ricordarsi di attuare anche all’estero le buone pratiche che si spera si seguano a casa propria. Pensare poi che la vacanza non sia una pausa dalla vita reale, ma che sia la vita vera trapiantata in un altro luogo, dove vivono altre persone, l’ambiente è diverso e necessitano di essere rispettati ugualmente.

Hai qualcosa da aggiungere?

Sì, ci tengo a diffondere il messaggio che se non cambiamo i nostri comportamenti fin da subito, il mondo – per come lo conosciamo – scomparirà a breve. E soprattutto noi viaggiatori – ancora più consapevoli delle bellezze che si celano a ogni latitudine – abbiamo la responsabilità di difendere il nostro pianeta e di insegnare agli altri come fare. In particolare le generazioni più giovani – che rappresentano la speranza per il nostro futuro – devono essere educate al rispetto dell’altro. Natura o ambiente che sia. Questo è l’obiettivo che perseguo con il mio progetto Viaggiare comunque.

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