Avete rotto le scatole con questo clima. Vabbè ci estingueremo e che sarà mai, si sono estinti anche i dinosauri. Un attivista in Inghilterra è salito a bordo di un aereo che stava partendo ed ha boicottato il decollo in nome della salvezza del Pianeta. Spero lo abbiano dato in pasto ai leoni del safari park di Windsor anche se sarebbe scorretto. Per i leoni, intendo. Allora ci siamo mangiati le riserve del pianeta ma nessuno ha mai voluto rinunciare allo smartphone, alla connessione in ogni luogo e ogni lago, all’aereo lowcost, alla gita in Antartide piuttosto che al trekking in Papuasia. Tutti prendiamo aerei e treni, ci spostiamo per lavoro o per piacere. E lo vogliamo fare velocemente e al meglio. Se non hai amici che ti portano in America in barca a vela ti tocca per forza prendere un inquinante aereo.
E protestiamo e non andiamo a scuola. Poi però gettiamo carte in terra, non differenziamo i rifiuti, lasciamo che l’acqua scorra allegramente dai nostri rubinetti. A me tutto questo allarmismo sta stretto. “Aiuto mi si scioglie il ghiacciaio” sembra lo slogan ideale. Ma queste situazioni sono vecchie e mai seriamente affrontate. Pensate a quei morti di cancro di Taranto; alle madri che in Veneto hanno visto nei loro figli valori di colesterolo uguali a un consumatore seriale di pancetta a causa di sversamenti illegali nelle falde. Ecco, cominciamo da lì se proprio volete salvare il Pianeta: dalla politica corrotta che condanna le nuove generazioni di intere regioni, che controlla ospedali e centri analisi; cominciamo col denunciare comportamenti illeciti di chi ci amministra senza perdere tempo a insultare gente che manco ci vede.
Che mi rappresenta bloccare un aereo in fase di decollo? Alla fine si è consumato più carburante, si è rischiato il linciaggio e tutti sono ripartiti infelici e scontenti. Ma forse per un nanosecondo lo scioglimento del ghiacciaio si è arrestato.
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