Fortapàsc (Film, 2009)

Un film molto premiato, incassi non stratosferici, ma buoni, visto il periodo (703.000 euro), dedicato da Marco Risi alla memoria del padre Dino, scomparso pochi giorni dopo l’inizio delle riprese, interrotte per i funerali.

Fortapàsc è pellicola d’autore nel senso più alto del termine, di grande impegno civile, perché narra una triste vicenda di camorra culminata con l’esecuzione del giovane giornalista Giancarlo Siani, troppo scomodo per la criminalità di Torre Annunziata. Siani è un giornalista di cronaca nera che comincia a indagare sui collegamenti tra camorra e politica, scoprendo un giro di appalti truccati con la complicità dell’amministrazione comunale. Nonostante le minacce più o meno esplicite, continua la sua inchiesta, anche dopo essere stato trasferito a Napoli, dove dovrebbe occuparsi solo di scioperi e di manifestazioni studentesche. I suoi articoli che escono su Il Mattino contribuiscono a far condannare un sindaco corrotto e a irritare la camorra che ne decreta la condanna a morte, eseguita due sicari, il 23 settembre 1986, nei pressi della sua abitazione, quando  aveva solo 26 anni.

Il film è introdotto da un lungo piano sequenza sulla città di Napoli che ci porta sul giornalista a bordo della sua auto ed è narrato come un lungo flashback, partendo dal giorno della morte di Siani e ripercorrendo a ritroso le vicende. Il regista mette in evidenza con grande tecnica da cinema noir (alla Fernando di Leo) le guerre di camorra, la strage del circolo pescatori, i regolamenti di conti tra clan e il degrado delle periferie napoletane. Colonna sonora stupenda realizzata da Franco Piersanti, composta anche da molti pezzi d’epoca, introdotta e conclusa da Ogni volta di Vasco Rossi, visto che il giorno in cui Siani è morto il cantautore si esibiva a Napoli e il giornalista sarebbe voluto andare a vedere il concerto. Molta musica napoletana melodica – anche il popolare Pop corn e patatine di Nino D’Angelo – pezzi classici e citazioni di Pino Daniele che dispensano a piene mani colore partenopeo.

Risi si conferma ottimo regista, più portato al drammatico e al sociale che alla commedia (a differenza del padre), girando un lavoro in piena sintonia con i precedenti Soldati (1987), Mery per sempre (1989), Ragazzi fuori (1990) e Il muro di gomma (1991). Interpreti all’altezza, con una particolare menzione per Libero De Rienzo – credibile protagonista – e per Ennio Fantastichini, sindaco corrotto immerso del malaffare camorristico, così come pare sotto utilizzato il bravo Renato Carpentieri. Fotografia magistrale di Marco Onorato che riproduce una Napoli notturna, livida e spettrale, immortalata nei lungomare periferici, tra spiagge cosparse di rifiuti e i quartieri decadenti di Torre Annunziata. Montaggio da cinema noir, senza tempi morti, come se fosse un camorra-movie anni Ottanta invece che cinema verità contemporaneo, deciso e coinvolgente nel saper riprodurre una scomoda realtà. Tecnica di regia sopraffina che spazia dal piano sequenza alle inquietanti soggettive per passare a convulse riprese con la macchina a mano che rendono realistici scontri a fuoco, inseguimenti e momenti ad alta tensione. Alcune parti sono molto evocative, come il comizio del sindaco spazzato via dal vento e dalla pioggia, seguito dalla considerazione del giornalista che l’acqua pulisce tutto, ma a Torre subito si trasforma in fango. Risi presta attenzione anche ai problemi sociali del quotidiano rappresentati da Rico (Riondino), l’amico del giornalista che cade ripetutamente nel dramma della droga e non riesce a venirne fuori. Da recuperare.

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Regia: Marco Risi. Soggetto e Sceneggiatura: Jim Carrington, Andrea Purgatori, Marco Risi, Maurizio Cerino (collaborazione). Fotografia: Marco Onorato. Montaggio: Clelio Benevento. Aiuto Regista: Dino Giarrusso. Suono: Massimo Simonetti. Scenografia: Sonia Peng. Costumi: Ortensia De Francesco. Musica: Franco Piersanti. Edizioni Musicali: Edizioni Emergency Music Italy. Case di Produzione: Bibi Film, Rai Cinema, Minerva Fiction Group (Film realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per il Cinema). Esterni: Ponza, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Ercolano, Torre Annunziata, Castel Volturno, Portici. Interni: Cinecittà, Il Mattino (redazione di Napoli), Canale 21 (studi). Interpreti: Libero De Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Ennio Fantastichini, Renato Carpentieri, Gianfelice Imparato, Marcello Mazzarella, Daniele Pecci, Duccio Camerini, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Gianfranco Gallo, Antonio Buonomo, Roberto Calabrese, Raffaele Vassallo, Kiung Mi Lee, Mimmo Mignemi, Nadia Carlomagno, Salvatore Striano.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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