Casanova ’70 (Film, 1965)

Casanova ’70 è un film che possiamo classificare come precursore della commedia sexy, anche se per Mario Monicelli pare un lavoro alimentare. Viene subito dopo Boccaccio 70 (1961) e Alta infedeltà (1964), altri due prototipi dell’erotico all’italiana, e anticipa i veri capolavori come Brancaleone (1966) e Romanzo popolare (1974), per tacere di Amici miei (1975).

Protagonista è Mastroianni nei panni di un comico dongiovanni sospettato di impotenza, un ufficiale della Nato che si eccita soltanto in situazioni di pericolo, che deve affrontare mariti gelosi non rassegnati a portare le corna. Marco Ferreri (il regista per l’occasione attore) è il più deciso di tutti a vendicare il tradimento della moglie (Marisa Mell) con il bel Casanova, ma finisce ucciso dal trabocchetto architettato per liberarsi del rivale. Un processo farsesco, sceneggiato come un giudizio nordamericano, finisce per assolvere Mastroianni, anche se le vecchie conquiste e i mariti cornuti depongono contro di lui. Persino Marisa Mell accusa il Casanova di omicidio per amore, ma la testimonianza del domestico è determinante e permette di scoprire che il marito fingeva la sordità. Tra gli attori: Marco Ferreri, Bernard Blier ed Enrico Maria Salerno. Nel cast femminile una vera e propria sfilata di fascino anni Sessanta: Michèle Mercier, Marisa Mell, Beba Loncar, Margaret Lee, Virna Lisi, Rosemary Dexter, Liana e Moira Orfei.

Margaret Lee ricopre un ruolo di secondo piano ma si lascia ammirare distesa sul letto completamente nuda, anche se per pochi secondi, vista la solerte censura del tempo. I fotografi di scena vanno a nozze, approfittano delle sequenze per immortalarle a futura memoria e per vendere le foto a tutti i giornali. Moira Orfei è la prostituta pugliese giudicata iettatrice che riceve i clienti in un trullo fingendosi una pedicure. Virna Lisi è la fidanzata di Altamura che sposa Mastroianni, pure lei concede alcune sequenze sexy, soprattutto a fine pellicola quando è sdraiata sul letto in attesa del marito che per eccitarsi vuole entrare dalla finestra. Un valido Memmo Carotenuto caratterizza da par suo la figura di un falsario di oggetti artistici che si esprime con uno spiccato accento romanesco. Apprezziamo Enrico Maria Salerno nei panni di uno psichiatra in odore di omosessualità che tenta di curare la presunta impotenza di Mastroianni. Monicelli – con la collaborazione dei validi sceneggiatori – deride la figura dei medici della mente immortalando il professionista mentre si lascia andare in tribunale a una filippica contro le donne che gli costa il ricovero in ospedale psichiatrico.

Casanova ’70 è strutturato come un film a episodi, girato in Puglia (Conversano, Alberobello, Locorotondo, Turi, Monopoli, Polignano a Mare, Altamura) e in Sicilia (Augusta, provincia di Siracusa), con alcune scene di concerto al Teatro Olimpico di Vicenza. Tutto il resto è ricostruito in studio o in finti esterni, in special modo le sequenze ambientate a Venezia e Milano. Molto interessante il clima da film gotico che Monicelli costruisce a casa del ricco marito veneto che si finge sordo e tenta di uccidere Mastroianni. Un’insolita commistione tra commedia e horror, anche se la pellicola è caratterizzata soprattutto da un blando erotismo, tra languidi baci, carezze, avance e tanghi rubati. Molta malizia ma anche parecchi luoghi comuni sul gallismo italiano e sulla gelosia meridionale.

Una rapida sequenza anticipa quello che sarà un leitmotiv della futura commedia sexy: Mastroianni che spia dal buco della chiave una bellezza discinta. Tutto il film è pervaso da un soffuso erotismo, malizioso e perverso per i tempi, sia la tematica affrontata (impotenza, amore in certi contesti) che le situazioni amorose riprodotte sono a rischio censura. Una nomination per il Premio Oscar 1966 come miglior sceneggiatura originale. Vince il Festival di San Sebastián come miglior regia e miglior interpretazione (Mastroianni). Soggetto e sceneggiatura di Tonino Guerra, Mario Monicelli, Giorgio Salvioni, Suso Cecchi D’Amico, Age & Scarpelli. Fotografia di Aldo Tonti, montaggio di Ruggero Mastroianni, musiche di Franco Bassi e Armando Trovajoli. Produce Carlo Ponti.

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Regia: Mario Monicelli. Paesi di Produzione: Italia, Francia. Durata. 107’. Genere: Commedia. Soggetto e Sceneggiatura: Tonino Guerra, Mario Monicelli, Giorgio Salvioni, Suso Cecchi D’Amico, Age & Scarpelli. Fotografia: Aldo Tonti. Montaggio: Ruggero Mastroianni. Musiche: Franco Bassi, Armando Trovajoli. Scenografia: Mario Garbuglia. Produttore: Carlo Ponti. Casa di Produzione: C. C. Champion, Concordia Films. Distribuzione: Euro International Films. Interpreti: Marcello Mastroianni, Virna Lisi, Michèle Mercier, Marisa Mell, Beba Loncar, Margaret Lee, Rosemary Dexter, Liana e Moira Orfei, Enrico Maria Salerno, Memmo Carotenuto, Bernard Blier, Jolanda Modio, Seyna Seyn, Luciana Paoli, Marco Ferreri, Ivo Garranoi, Mario Feliciani, Ennio Balbo, Toni Maestri, Mario Banchelli, Augusta Checcotti, Frank Gregory, Nino Vingelli.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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