Italia-Francia, accordo su banda larga e spazio

Per colmare il digital divide, che vede l’Italia agli ultimi posti della classifica europea in quanto a penetrazione della banda larga, il gruppo Poste Italiane ha siglato un accordo con Eutelsat Communications, uno dei maggiori operatori satellitari al mondo. L’intesa è stata siglata da Massimo Sarmi, Amministratore Delegato di Poste Italiane, e da Michel de Rosen, Presidente e CEO di Eutelsat, in occasione del vertice bilaterale Italia-Francia, tenutosi nei giorni scorsi a Roma.

La partnership prevede la diffusione della banda larga satellitare Tooway su territorio italiano, soprattutto nelle aree che al momento ne risultano sprovviste (stime ufficiali parlano di 3.600 città e paesi, concentrati prevalentemente al Sud). In particolare, grazie satellite Eutelsat Ka-Sat, la banda Tooway è in grado di assicurare ottime prestazioni sia in download (fino a 20 Mbps) che in upload (fino a 6 Mbps).

Per poter usufruire del servizio Tooway – hanno chiarito le due aziende – è necessario installare una piccola parabola (attività per la quale eventualmente si può richiedere l’assistenza del personale Eutelsat) e un modem satellitare collegato al computer. Con un simile equipaggiamento, non solo è possibile navigare ad alta velocità, ma anche ricevere canali TV ed effettuare telefonate VoIP per una completa integrazione triple play e una rete wireless domestica. Il progetto entrerà nel vivo a partire dal primo trimestre 2014, con il coinvolgimento attivo degli uffici postali e dei venditori business di Poste Italiane.

In occasione del vertice franco-italiano è stato firmato anche un altro accordo d’importanza cruciale per il nostro Paese, questa volta relativo alla strategia spaziale. Arianespace, leader mondiale nel trasporto spaziale commerciale, ha, infatti, acquistato dalla società Elv (controllata al 70% del gruppo Avio Space e dall’Agenzia spaziale italiana) dieci nuovi lanciatori Vega. I lanciatori Vega – definiti dagli esperti del settore come i “migliori” nella loro categoria – dovrebbero essere lanciati in orbita a partire dalla fine del 2015, andandosi ad aggiungere agli altri cinque previsti dal contratto VERTA e rimanendo in funzione per almeno tre anni così da garantire la continuità della produzione. Vista la delicatezza del tema, le due aziende hanno condiviso con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) un protocollo, che definisce il quadro generale con i rischi e le relative responsabilità per i soggetti coinvolti nella fase iniziale di operatività del sistema di lancio Vega.

Stephane Israel, Presidente e Direttore generale di Arianespace, ha così commentato: “Con questi 10 nuovi lanciatori, Arianespace ed i suoi partner devono affrontare la sfida di industrializzazione e di incremento della cadenza produttiva del Vega, l’ultimo nato della nostra famiglia di lanciatori. Questa sfida risponde ad una crescente domanda per i servizi di lancio di un veicolo leggero, soprattutto nel campo dell’osservazione della Terra, e noi siamo orgogliosi di raccoglierla, a beneficio dei nostri clienti, istituzionali e commerciali”. Soddisfazione espressa anche dal Presidente del Consiglio Letta, che nel suo intervento ha ricordato il valore strategico dell’asset Avio per l’Italia.

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