Commissione UE, meccanismo per collegare l’Europa

Dall’INEA (Agenzia Esecutiva Innovazioni e Reti) è stata aperta la “Chiamata CEF Trasporti Blending” del Meccanismo per collegare l’Europa (CEF appunto: Connecting Europe Facility), il cui termine per la presentazione delle proposte è stato fissato per il 14 luglio e il 30 novembre 2017.

La “Chiamata CEF Trasporti Blending” intende eliminare le strozzature e, realizzando i collegamenti e migliorando l’interoperabilità ferroviaria, migliorare le “sezioni transfrontaliere”; garantire sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti nel lungo periodo per ottimizzare i flussi di trasporto previsti tra i paesi UE, favorendo la transizione verso fonti energetiche innovative e a basso tenore di carbonio, contestualmente all’utilizzo di tecnologie di trasporto a basso consumo energetico; ottimizzando l’integrazione e l’interconnessione delle diverse tipologie di trasporto, semplificare e garantire l’accessibilità alle diverse infrastrutture di trasporto.

Il Meccanismo per collegare l’Europa è tra i principali strumenti di finanziamento dell’Unione, (s’inserisce nell’ambito della programmazione 2014-2020 della Commissione Europea che ha presentato un paino di investimenti pari a 50 miliardi di euro destinato a migliorare le reti di trasporto, energia e digitali) per la promozione della crescita, dell’occupazione e competitività, attraverso investimenti infrastrutturali mirati a livello europeo, per il completamento del Mercato Unico europeo.

E gli investimenti CEF, sostenendo lo sviluppo di tecnologie ad alte prestazioni, le reti transeuropee interconnesse, sostenibili ed efficienti nel settore dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali, sopperiscono ai vuoti e alla mancanza di collegamenti nel settore dell’Energia, dei Trasporti e del Digitale oltre a rendere più semplice viaggiare e a migliorare la sicurezza energetica dell’Europa, con la promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili e la semplificazione dell’interazione transfrontaliera tra amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini.

Il sostegno finanziario garantito dal CEF, che, ricordiamo, si rivolge a tre principali settori: Energia, Telecomunicazioni e Trasporti, oltre alle sovvenzioni in senso stretto, spazia nel campo degli strumenti finanziari più innovativi: dalle garanzie ai Project bond. Strumenti che agiscono anche da catalizzatori per attrarre ulteriori finanziamenti sia dal settore privato che da quello pubblico.

In particolare la “Chiamata CEF Trasporti Blending” è un invito all’invio di proposte per progetti di interesse comune che combinino le sovvenzioni del CEF con finanziamenti provenienti dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), da Banche di promozione nazionale o da investitori del settore privato, per massimizzare i vantaggi provenienti dalla cooperazione tra capitale pubblico e privato per la realizzazione delle diverse iniziative, rispettando il principio del divieto di accumulo.

La direttrice Energia intende accrescere la competitività promuovendo l’ulteriore integrazione del Mercato interno dell’energia e l’interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del gas, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione e favorire l’utilizzo di energie rinnovabili e lo sviluppo di reti energetiche intelligenti. Mentre la direttrice Telecomunicazioni è finalizzata alla creazione e consolidamento di Reti a banda larga veloci e ultraveloci, ma non solo, anche servizi digitali panaeuropei.

Il Meccanismo per collegare l’Europa è stato istituito nel 2013 con il Regolamento n. 1316/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013 (che modifica il Regolamento UE n. 913/2010) al quale, sempre nel 2013, si va ad aggiungere la Comunicazione della Commissione COM/2013/0940 def*/ – “Costruire il trasporto Nucleo di rete: rete centrale corridoi e per collegare l’Europa” con cui si cerca la soluzione delle maggiori problematiche che ci si trova a dover affrontare nella creazione di una rete Transeuropea come ad esempio le infrastrutture transfrontaliere, l’interoperabilità tecnica e l’integrazione dei diversi mezzi di trasporto e si delinea un Piano di lavoro che vedrà la pianificazione degli investimenti da destinare alle infrastrutture, nonché altre misure per eliminare le barriere fisiche, tecniche, operative, amministrative tra e all’interno di “modi di trasporto” e per la valorizzazione innovativa e sostenibile dei trasporti e dei “servizi multimodali”, la sincronizzazione e il coordinamento tra le differenti parti dell’intera “Rete Core” oltre alla definizione delle priorità di finanziamento CEF per i programmi di lavoro.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

Condividi
precedente

Siria, sei anni di guerra e una pace lontana

successivo

Centrodestra, cercasi leader

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *