Italia delle Regioni

Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, e il presidente dell’Anci, Piero Fassino, hanno chiesto un incontro al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Nella lettera inviata, Fassino e Chiamparino chiedono di potersi confrontare “sulle tematiche generali riguardanti le riforme necessarie al Paese in corso di approvazione e di attuazione” e sulle “misure di politica economica e finanziaria finalizzate alla crescita e al sostegno all’occupazione”, con riferimento “alle decisioni principali riguardanti i vincoli per il contenimento della spesa ed in particolare gli effetti sugli investimenti dell’eventuale applicazione della legge sul pareggio di bilancio”.

“Chiudere la stagione dei tagli verso i Comuni, superare il Patto di Stabilità sbloccando le risorse congelate, a fronte del superamento di Tasi ed Imu annunciata dal governo, assicurare ai Comuni l’equivalente pari ad almeno 5 miliardi, e verificare la fattibilità del taglio a svantaggio di Città Metropolitane ed enti di area vasta per il 2016 e 2017”. Al vertice dei sindaci metropolitani erano presenti, oltre al presidente e sindaco di Torino, Piero Fassino, il coordinatore delle Città metropolitane e sindaco di Firenze, Dario Nardella, i sindaci metropolitani Enzo Bianco(Catania), Luigi Brugnaro (Venezia), Antonio Decaro (Bari), Luigi de Magistris (Napoli), Ignazio Marino (Roma), Leoluca Orlando (Palermo), Giuliano Pisapia (Milano), Massimo Zedda (Cagliari) e Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria). Con loro anche il segretario generale dell’Associazione, Veronica Nicotra.

“Nei prossimi giorni convocheremo una riunione con tutti i sindaci per definire la piattaforma con cui andare al confronto con il governo sulla Legge di Stabilità”, annuncia Fassino, soffermandosi su alcune questioni che l’Anci giudica essenziali. Innanzitutto “la chiusura definitiva di una stagione di leggi di bilancio caratterizzate dal taglio di risorse ai Comuni. Ci proponiamo –  precisa il presidente Anci – di avere una legge di Stabilità che consenta di aprire una stagione nuova, con la garanzia che i Comuni possano continuare a disporre delle risorse che hanno avuto fin qui, non meno di quelle avute nell’esercizio 2015”.

Centrale nell’agenda dell’Anci anche il superamento della Tasi sulla prima casa, dell’Imu agricola e di quella sugli ‘imbullonati’, annunciata dal governo. “Tale decisione è nella disponibilità del governo ma – sottolinea Fassino – deve essere accompagnata dalla garanzia ai Comuni di risorse equivalenti, che complessivamente ammontano ad una cifra intorno ai 5 miliardi. I 3,6 miliardi di cui si parla spesso sui giornali è quello che serve a coprire la Tasi sulla prima casa, vi è poi – precisa il sindaco di Torino – l’eliminazione dell’Imu agricola che vale circa 300 milioni e l’abolizione sugli imbullonati che può valere 500 o 700 milioni a secondo di cosa significa imbullonati, un tema su cui serve un chiarimento tecnico”.

La riunione del coordinamento delle Città metropolitane ha anche affrontato il tema sicurezza urbana che la delegazione Anci ha poi discusso al Viminale con il ministro Alfano. “La bozza del disegno di legge sulla sicurezza urbana approntata dal Viminale è una buona base di discussione. Ad Alfano avanzeremo una proposta di integrazione ed emendamento chiedendo che l’iter legislativo sia il più rapido possibile”, ha detto il presidente dell’Anci Piero Fassino.

Secondo Fassino “a più poteri debbono però corrispondere più risorse, anche se al momento il capitolo della sicurezza urbana non significa soltanto soldi. E’ bene ricordare – ha aggiunto il presidente dell’Anci – che negli ultimi anni i cittadini hanno chiesto sempre di più soluzioni sulla sicurezza, quindi è necessario fornire loro gli strumenti adatti, capaci di operare anche contro il degrado, il graffitismo e l’abusivismo”. In ogni caso, ha ribadito il sindaco di Torino, “il testo presentato dal Viminale rappresenta una buona base di partenza”.

Considerazioni analoghe erano arrivate, nel corso della riunione dei sindaci metropolitani, dal primo cittadino di Firenze Dario Nardella che ha seguito per Anci la trattativa con il Viminale sul ddl. “Vanno bene l’ampliamento del potere di ordinanza previsto dal testo e le nuove competenze attribuite al consiglio comunale, ma va definito meglio il campo della sicurezza urbana che va comunque distinto da quello dell’ordine pubblico”, ha evidenziato il coordinatore nazionale per le Città metropolitane.

Secondo Nardella è altresì opportuno “definire un potere nuovo ordinario a carattere regolatorio, in capo al sindaco o alla giunta che consenta di superare i presupposti di necessità ed urgenza”, una sorta di potere regolatorio autonomo.   Lo stesso Nardella ha ricordato di aver proposto al ministero l’attivazione di un fondo ad hoc per le città metropolitane con cui sostenere attività di aggiornamento tecnologico in materia di sicurezza urbana.

In ambito regionale, dai dati recentemente resi noti aumenta il commercio estero nelle Regioni. Secondo infatti gli ultimi dati Istat il commercio estero nel primo semestre segna un +5% in generale e in particolare è il Sud l’area del paese con la crescita più ampia (+7%). Una crescita superiore alla media si registra pure al Nord Est (+6%). Seguono il Nord-Ovest (+4,7%), il Centro (+4,3%) e le Isole che rappresentano l’unica area in contrazione (-2,9%). L’export è in “forte aumento” per le regioni meridionali e insulari (+5,7%) e del Centro (+5%). Al Nord Ovest sale del 2,1% ma al Nord Est cala dell’1,5%. Inoltre, torna a crescere anche la produzione industriale a luglio 2015 dopo il calo di giugno. L’Istat registra un aumento dell’1,1% rispetto al mese precedente e del 2,7% rispetto a luglio 2014. I principali settori produttivi sono in miglioramento. Nella media dei primi sette mesi la produzione è cresciuta dello 0,7%. Sempre bene il settore dell’auto che a luglio ha segnato una crescita del 44,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e nella media dei primi sette mesi dell’anno segna un +44,2%.

“Le ripartizioni nord-occidentale (+4,7%) e centrale (+4,3%) sono comunque in espansione, mentre per le regioni dell’Italia insulare si rileva una contrazione delle vendite all’estero (-2,9%). Tra le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale nel primo semestre del 2015 si segnalano: Piemonte (+9,6%), Veneto (+7,3%), Lombardia (+2,6%), Lazio (+14,4%) ed Emilia-Romagna (+4,4%)”. “Per contro, le regioni che contribuiscono negativamente alla crescita dell’export nazionale nel primo semestre 2015 sono Sicilia (-8,2%), Marche (-2,8%) e Molise (-3,3%) – continua l’Istat -. L’aumento delle esportazioni di autoveicoli da Piemonte, Basilicata, Emilia-Romagna e Lombardia e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio spiega per un terzo l’incremento dell’export nazionale nel primo semestre del 2015”.

©Futuro Europa®

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