Giubileo

Papa Francesco ha annunciato un Giubileo straordinario che inizierà il prossimo 8 dicembre.

Ma cosa è il Giubileo? Comunemente, viene detto “Anno Santo”, perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri. Il Giubileo può essere ordinario, se legato a scadenze prestabilite, straordinario, se viene indetto per qualche avvenimento di particolare importanza; quello indetto quest’anno dal Papa è in occasione del 50esimo anniversario della chiusura dello storico Concilio Vaticano II. Questo “Anno Santo della Misericordia” durerà sino al 20 novembre 2016.

Il primo a istituire un Anno Santo fu Bonifacio VIII: il 22 febbraio del 1300 indice il Primo Giubileo con la bolla Antiquorum habet fide relatio. Per ottenere la “grande indulgenza” e la “piena e intera perdonanza”, erano richieste ai romani 30 visite alle due basiliche di San Pietro e di San Paolo e ai pellegrini non-romani, 15 visite.

Originalmente avrebbe dovuto avere periodicità di cento anni, ma già nel 1343 Clemente VI, con la bolla Unigenitus Dei filius, decise una periodicità di 50 anni, e il secondo giubileo fu celebrato nel 1350; nel 1390 Bonifacio IX decise per ogni 33 anni; nel 1450 Niccolò V tornò ai cinquanta anni, che diventarono 25 nel 1475, sotto Paolo II e tali sono rimasti fino ai giorni nostri. L’ultimo giubileo ordinario è stato quello del 1975; nell’83 ne è stato celebrato uno straordinario per i 1950 anni dalla morte di Cristo. Quello del 2000 fu un giubileo ordinario, ma epocale, in occasione dei duemila anni dalla nascita di Gesù.

L’anno santo si ispira al giubileo ebraico, descritto nel capitolo 25 del libro del Levitico dell’Antico testamento e conosciuto anche come anno sabbatico. Si celebrava ogni cinquanta anni (cioè dopo ogni sette settimane di anni) con una serie di prescrizioni sociali. Per l’anno sabbatico si lasciava riposare la terra e tutti potevano goderne dei frutti spontanei, venivano liberati gli schiavi, la terra e le proprietà ritornavano ai proprietari originari.

Il giubileo cristiano, pensato già dal papa-mistico Celestino V anche se realizzato poi dal suo successore Bonifacio VIII, mantiene questa aspirazione alla giustizia e ai rapporti più equi tra le persone e le società. Nel corso dei secoli ha assunto connotazioni diverse e l’accentuazione utilitaristica collegata a un uso mercantile delle indulgenze è stata uno dei motivi scatenanti della protesta di Martin Lutero.

L’anno santo del 2000 iniziò la notte del 24 dicembre, quando Papa Wojtyla aprì la porta santa di San Pietro, e terminò il 6 gennaio del 2001, quando il Pontefice la richiuse. Per questo giubileo straordinario inoltre il Papa aprì personalmente, in giorni differenti, anche le porte sante delle altre basiliche giubilari romane, cosa che invece nei precedenti giubilei fecero i cardinali delegati.

Come sarà per la Città eterna questo Giubileo di Papa Francesco? Certo è che Roma vedrà riversarsi una grande quantità di persone e sarà una prova importante, al di là del significato spirituale. I romani, da secoli sono abituati ai pellegrini; ma speriamo che le misure di sicurezza non rendano a tutti noi la vita un inferno. E purtroppo non basterà nessuna indulgenza per santificare le copiose bestemmie che faranno da colonna sonora al traffico cittadino.

©Futuro Europa®

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