Italia delle Regioni

Le regioni italiane hanno espresso viva soddisfazione per   l’approvazione del Fondo 2016 di 90 milioni finalizzato al progetto per persone disabili “Dopo di noi”. “Sono profondamente soddisfatto per il via libera che la Conferenza delle Regioni ha dato oggi, all’unanimità, al decreto sul Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, noto come Fondo “Dopo di Noi” ha dichiarato il Presidente Stefano Bonaccini, commentando l’intesa che le Regioni si apprestano a dare in Conferenza Unificata.   Si tratta di 90 milioni di euro destinanti alle Regioni per l’anno 2016.”

E’ uno strumento fondamentale per sostenere progetti individuali per le persone con disabilità gravi, definendo gli specifici sostegni necessari, a partire dalle prestazioni sanitarie e sociali nell’ambito di progetti che saranno definiti con la più ampia partecipazione possibile del disabile. “Per questo motivo crediamo come istituzioni regionali che sia da sottolineare soprattutto il percorso programmato di accompagnamento verso l’autonomia e l’uscita dal nucleo familiare di origine, anche attraverso soggiorni temporanei al di fuori della famiglia. Così come è importante per coloro che sono privi del sostegno familiare, prevedere residenzialità che guardino anche a diverse modalità, inclusa l’abitazione di origine, gruppi-appartamento o soluzioni di co-housing che mettano al centro la tutela del diritto della persone disabili. E’ un passo importante – ha concluso Bonaccini – che rende più sostenibili gli interventi di welfare già attivati nelle diverse Regioni”.

La  “Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” si svolgerà dal 21 al 27 novembre prossimo,  dopo MilanoExpo2015.  Nell’ambito del piano straordinario per il Made in Italy” – si legge nel documento conclusivo dell’ultima riunione della “cabina di regia per l’internazionalizzazione “  – organismo di coordinamento di cui fanno parte i principali attori governativi, economici nazionali e la Conferenza delle Regioni italiane – “è stata promossa la realizzazione di un segno distintivo unico, per le iniziative di promozione internazionale, a partire da Expo Milano 2015, delle produzioni agricole e agroalimentari che siano rappresentative della qualità e del patrimonio enogastronomico italiano.

Tale segno, denominato “The extraordinary: Italian Taste”, è stato creato per qualificare, oltre alla provenienza dei prodotti dai territori delle tipicità regionali, il sistema dei controlli e delle garanzie che contraddistinguono il Made in Italy attraverso campagne informative, in modo da valorizzare e pubblicizzare nel mondo il contesto di cultura e di valori che rappresenta la forza delle filiere nazionali”.

E nel 2017 “si intende inoltre continuare a sviluppare un approccio integrato alla promozione del marchio Italia”, sia in relazione ai grandi appuntamenti internazionali in programma – in particolare Expo Astana 2017 ed Expo Dubai 2020 – sia nella realizzazione di grandi progetti “trasversali”.

Tra questi  , la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (concepita in attuazione del Protocollo d’intesa firmato da Ministero Politiche Agricole, Ministero degli Esteri  e Ministero Istruzione Università e Ricerca il 15 marzo 2016 per la valorizzazione della cucina italiana di qualità), la cui prima edizione avrà luogo dal 21 al 27 novembre 2016, con oltre 1300 iniziative promozionali in più di cento Paesi che coinvolgeranno i maggiori attori pubblici e privati del settore enogastronomico”.

La “Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” – si legge sul sito dedicato all’evento – porta avanti le tematiche sviluppate con successo da EXPO Milano 2015 e racchiuse nella Carta di Milano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità. Come sottolineato il progetto si inserisce nel piano di azioni per il sostegno al settore agroalimentare e alla cucina italiana, c.d. Food act, presentato dal Ministero delle politiche agricole nel luglio 2015 per conto del governo italiano, e nelle attività previste dal citato protocollo di intesa per la valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità. Il coordinamento della Settimana della Cucina è garantito dal gruppo di lavoro, istituito dal protocollo e presieduto dalla Farnesina.

La Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è un appuntamento annuale sulla tradizione culinaria italiana all’estero e intende esprimere livelli qualitativi di eccellenza. I presupposti dell’evento possono essere sintetizzati in sei punti: 1) integrazione con il piano per la promozione straordinaria del Made in Italy; 2) tradizione, artigianalità e innovazione di cui gli chef e i sommelier sono i massimi interpreti; 3) valorizzazione dei territori e degli itinerari enogastronomici; 4) internazionalizzazione della cucina italiana, tramite le attività di specializzazione all’estero di giovani cuochi italiani e la presentazione dell’offerta della ristorazione italiana di qualità; 5) diffusione dei valori della dieta mediterranea; – presentazione dell’offerta formativa italiana nel settore enogastronomico per attrarre talenti dall’estero e fidelizzarli all’uso dei prodotti italiani di qualità; 6) promozione della conoscenza delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane, con particolare riferimento a quelle tutelate (DOP, IGP, DOCG, DOC, IGT, Biologico).

Protagonisti sono i cuochi italiani: dagli chef di fama internazionale ai giovani allievi delle scuole di cucina, il loro coinvolgimento in tutto il mondo è stato essenziale per animare gli eventi di alto valore rappresentativo. Sono previsti 1300 eventi, in 105 paesi nel mondo coordinati dalla rete all’estero della Farnesina per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, con l’apporto delle  295 sedi diplomatiche, consolari e degli istituti italiani di cultura per: 173 conferenze, incontri con gli chef e dibattiti sulla tradizione culinaria italiana; 98 eventi promozionali con i ristoranti italiani locali e fiere; 151 cooking show, corsi sulla cucina e master class; 334 degustazioni e cene a tema; 23 concorsi e premiazioni per la cucina italiana di qualità; 32 seminari tecnico-scientifici e accademici; 390 proiezioni di film e documentari, rappresentazioni teatrali, concerti legati al cibo; 32 mostre di design, arte e fotografia legate alla cucina; attività di comunicazione su tv, stampa, social media.

Tra le prime regioni ad attivarsi la “Food Valley dell’Emilia-Romagna” che mette il mondo a tavola, esponendo nella ‘’vetrina’ internazionale più prestigiosa – quella di New York – i suoi prodotti, ovunque simbolo del miglior Made in Italy. Dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, dall’Aceto balsamico alla Piadina romagnola, dal Cotechino di Modena alla Mortadella di Bologna, fino alla pasta ripiena, ai vini e al Sale di Cervia, grandi nomi e grandi marchi dell’agroalimentare, tradizione di un “saper fare” che dalla terra alla tavola è sinonimo di qualità ed eccellenza.  L’Emilia-Romagna, la regione prima in Europa per numero di prodotti Dop e Igp, i marchi di denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta attribuiti dall’Unione europea a garanzia della qualità dei prodotti stessi, ad oggi 44, e la terra dell’Osteria La Francescana, miglior ristorante del mondo nel 2016, la cui cucina è stata definita dalla rivista statunitense Forbes come “Italy’s greatest gastronomic treasure”, sarà protagonista a New York, dal 16 al 20 novembre, proprio in occasione della Settimana della cucina italiana nel Mondo.

La missione emiliano-romagnola sarà guidata dal presidente della Regione, StefanoBonaccini,  vedrà la partecipazione del Comune di Bologna, del Comune di Parma Unesco City of gastronomy, di FICO Eataly World (il grande parco tematico che a Bologna vedrà riuniti tutti i saperi dell’eccellenza enograstronomica emiliano-romagnola e italiana), della Fondazione FICO per l’Educazione alimentare e alla sostenibilità, di  Casa Artusi, dei Consorzi di tutela e dell’Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna.

©Futuro Europa®

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