Politica

Italia delle Regioni

“Il ruolo dei Comuni è fondamentale e strategico per sviluppare, a favore dei territori e della piccola e media impresa, i processi di livello europeo, nazionale e regionale, relativi alla promozione delle politiche agroalimentari del nostro Paese e per la tutela del Made in Italy”. Lo ha dichiarato Michele Conti, sindaco di Pisa e delegato nazionale Anci all’agricoltura, sovranità alimentare, promozione delle tipicità intervenendo ad “Agrifutura”, il festival dell’Agricoltura organizzato a Firenze da QN-quotidiano nazionale.

“I luoghi di produzione e le pratiche agricole hanno segnato e continuano a tracciare la storia paesaggistica del Paese – ha proseguito Conti – fatta di interconnessione tra l’agricoltura di pregio, l’artigianato di eccellenza, il patrimonio storico-artistico, le tradizioni enogastronomiche, il paesaggio e l’offerta turistica. Anci può essere protagonista di un grande progetto, che coinvolga le istituzioni a tutti i livelli e le imprese del territorio, per valorizzare il turismo enogastronomico che esprime la ricchezza e la varietà delle eccellenze locali e del made in Italy e consente di raccontare i siti culturali territoriali che compongono lo scheletro produttivo e culturale del Paese, generando benefici economici, sociali e culturali più ampi e duraturi”.

“Salvaguardia e valorizzazione delle filiere produttive locali, riqualificazione delle terre abbandonate e incolte e supporto all’imprenditoria giovanile, sono i tre pilastri su cui poggiano le azioni di tutela e promozione dei paesaggi rurali su cui, come Comuni Italiani, siamo impegnati a fianco del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste” ha concluso Conti.

Minori stranieri, i comuni dell’Anci: “Ritardi nella copertura delle spese ai Comuni, va potenziato il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione). Nelle città il numero di MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) presi in carico diventa talmente alto da risultare insostenibile. Per questo il SAI va adeguatamente potenziato“. Da alcuni mesi è emersa un’insufficienza di copertura delle spese dei Comuni italiani connesse all’accoglienza dei MSNA, a valere sul Fondo nazionale dedicato, che sta preoccupando molto i Sindaci e che allo stato non trova risposte rassicuranti. Lo evidenzia l’Anci in una nota facendo riferimento al Fondo pari a 115 milioni di euro nel 2025, destinato a ristorare in via emergenziale le spese dei Comuni per i MSNA presi in carico fuori dai sistemi di accoglienza nazionale.

Si fa presente che a fronte di una presenza di 16.497 MSNA sul territorio nazionale (dati Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – MLPS), sono poco più di 6000 i posti SAI dedicati ai MSNA, e poco meno di 1500 quelli nei Centri di Accoglienza Straordinaria per minori (CAS). È dunque necessario, oltre a ristorare i Comuni delle spese finora sostenute, ampliare in modo significativo, come ormai si prospetta da tempo ma senza passaggi conclusivi, la capienza del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) dedicato ai minori, così da consentire a tutti i MSNA di essere presi in carico all’interno di un sistema che coniuga sostenibilità economica e buona integrazione. Occorre ricordare infatti che le risorse afferenti al Fondo hanno natura di contributo “nei limiti delle risorse disponibili”. Aspetto particolarmente scivoloso, come l’ammanco di risorse oggi evidenzia. Il SAI rappresenta invece una certezza, anche a tutela delle finanze dei Comuni, con finanziamenti stabili, certi e programmabili, mai venuti meno negli oltre vent’anni di attività, dotato di corposi dispositivi di controllo e monitoraggio, tanto sulle rendicontazioni quanto sulla qualità dei percorsi di presa in carico.

La questione è tanto più complessa nelle città in cui il numero di MSNA presi in carico diventa talmente alta da risultare insostenibile. Anche da questo punto di vista il SAI, se adeguatamente potenziato, può rappresentare un meccanismo naturale di governance e leva di equa distribuzione, per piccoli numeri, sull’intero territorio nazionale.

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