UE, InterRail gratis per i diciottenni?

In un momento di grande crisi di identità e nel bel mezzo di scelte politiche piuttosto controverse, l’Unione europea sta pensando di puntare ancora una volta sui giovani. E in questo caso l’iniziativa giunge dall’Europarlamento, con la proposta di offrire gratuitamente a ogni diciottenne europeo un biglietto ferroviario InterRail, in occasione del diciottesimo compleanno. L’idea è stata lanciata dal capogruppo del Partito Popolare Europeo al Parlamento UE, Manfred Weber, durante la seduta plenaria dello scorso settembre, a Strasburgo.

Forse il progetto vuole ricalcare il desiderio di “una vera patria comune” espresso dal presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, nel proprio discorso sullo Stato dell’Unione lo scorso 14 settembre. Perché in un periodo in cui l’Europa unita è subissata da continui fermenti di euroscetticismo e ritorno al nazionalismo conservatore, si registra nei giovani una sempre maggiore propensione verso l’internazionalità e la voglia di entrare in relazione con nuove culture e stili di vita, di cui l’Europa è ricchissima e di cui si può beneficiare salendo sul primo mezzo di trasporto disponibile.

Il capogruppo del PPE Manfred Weber ritiene necessario tale provvedimento: «L’iniziativa darebbe la possibilità a tutti i giovani, indipendentemente dalla loro background sociale ed educativo, di scoprire l’Europa e le sue diversità. I giovani potranno scoprire le bellezze dell’Europa nel corso di tre settimane, entro un periodo di due anni». D’accordo anche il premier Matteo Renzi, mentre in seno al Parlamento UE si è opposto il capogruppo degli S&D Socialisti e Democratici, Gianni Pittella, dicendo che non si tratta di una priorità assoluta, perché al momento «creare posti di lavoro è indubbiamente più importante». E difatti, se approvata in toto, tale proposta costerebbe circa 1,5 miliardi di euro all’anno, ricadendo su circa 6 milioni di giovani beneficiari in tutta Europa.

Notizie positive giungono dalla Commissione europea, che ha definito “eccellente” l’idea del Parlamento, impegnandosi a considerarne da subito la fattibilità amministrativa, le fonti di finanziamento e i costi potenziali. Il Commissario ai Trasporti, Violeta Bulc, ha tuttavia sottolineato come l’esecutivo UE debba esaminare in quali termini l’iniziativa potrà essere «davvero accessibile a tutti, e la più inclusiva possibile». Anche perché bisogna valutare il modo in cui inserire quei paesi europei che non fanno parte del circuito InterRail, come Malta, Cipro, Lettonia, Lituania ed Estonia: in questi casi, l’iter legislativo dovrà contemplare modifiche per adattare in queste zone l’accesso gratuito a servizi di trasporto di diverso tipo, tramite autobus o per via marittima.  La Commissione ha inoltre gli eurodeputati a contemplare delle “possibili varianti” al progetto, come la creazione di un concorso a premi suddiviso per categorie specifiche di giovani o per area tematica, mettendo in palio una serie di pass InterRail e incentivando così maggiormente la partecipazione da parte dei ragazzi.

A supporto del progetto, il Partito Popolare Europeo suggerisce di ricorrere non soltanto ai finanziamenti europei, ma di quelli delle compagnie ferroviarie coinvolte. In Italia, ad esempio, Ferrovie dello Stato si è dichiarata a favore, definendo la possibilità di un InterRail gratuito una proposta dal “valore culturale altissimo”, nelle parole del direttore generale FS, Renato Mazzoncini: l’azienda si dice pronta a studiarne i dettagli tecnici con la Commissione UE. Ciò in relazione al nuovo Piano Industriale 2017-2026 di FS, che sta puntando su di una rivalutazione su scala internazionale delle reti di trasporto italiane, per avvicinarsi sempre di più agli altri paesi dell’UE.

E in effetti una visione a più ampio raggio potrebbe coinvolgere nel piano anche i soggetti privati, che autonomamente stanno già implementando nuove formule low-cost di viaggio transnazionale europeo. E’ notizia di queste mattine il lancio di un “inter-rail degli autobus” da parte della compagnia tedesca di trasporti FlixBus, una startup che ha raggiunto rapidamente il successo grazie ai prezzi stracciati dei biglietti, comprendo attualmente 900 destinazioni in 20 paesi. Se l’Europa riuscisse a integrare al meglio tutti i servizi a basso prezzo a favore dei giovani, il progetto di InterRail gratuito diventerebbe realmente una novità positiva per chiunque, affiancandosi a esperienze di successo come l’Erasmus e il progetto Leonardo, che tuttavia sono legate a un preciso progetto formativo universitario o di tirocinio lavorativo all’estero.

Attivo sin dal 1972, il circuito InterRail ha permesso a migliaia di giovani di scoprire l’Europa e le sue bellezze ad un prezzo relativamente contenuto, che oggi varia da un minimo di 200 a un massimo di 470 euro. La formula più conosciuta è l’InterRail “Global Pass”, che consente di viaggiare attraverso ben 30 paesi del continente nel corso di un mese. Potremmo dire però che finora questo modo di affrontare i viaggi, con un approccio “avventuroso” da giovani in cerca di libertà, è stato perlopiù sfruttato da giovani con un background culturale abbastanza elevato, e direi quasi con una propensione naturale alla scoperta della diversità. Se l’iniziativa parlamentare andrà in porto (anzi “su rotaia”), è auspicabile come questa facilità a viaggiare verso nuovi paesi europei possa investire molti più ragazzi di ogni estrazione sociale, magari ancora rinchiusi in limitati discorsi di quartiere, di piccolo centro e di miope gittata provinciale.

©Futuro Europa®

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