Data center e cloud computing, le aziende investono

Parallelamente alle attività pubbliche e governative, volte a sensibilizzare e a promuovere concretamente e fattivamente il progresso del Digitale in Italia, si muovono anche i grandi operatori, investendo in data center e guardando alle potenzialità delle più moderne tecnologie di Cloud Computing.

Fastweb, ad esempio, ha deciso di investire la rilevante somma di 25 milioni di euro in due nuovi centri di elaborazione dati:  uno a Milano, che sarà completato entro il corrente anno, e un altro nei pressi di Roma, che sarà pronto entro il 2015. Questa importante operazione porterà a 10.000 mq il totale dell’area di Fastweb dedicata all’elaborazione dati. Con questa iniziativa di investimento, forte dell’importantissima certificazione per data center Tier IV, rilasciata dall’Uptime Institute, saranno per la prima volta messi a disposizione delle piccole e delle medie imprese dei data center di ultima generazione, capaci di fornire il massimo della performance sia per i servizi classici (hosting, housing, etc.), che per i più moderni ed innovativi servizi legati alle tecnologie Cloud.

Oltre che dal punto di vista delle performance, questi investimenti rappresenteranno per le imprese un’opportunità per affidarsi ad infrastrutture anche molto sicure, capaci di mantenere dati in caso di prolungata assenza di energia elettrica e, soprattutto, gestite in ossequio alle leggi italiane attinenti alla privacy e alla sicurezza, garantendo alle aziende che vi faranno affidamento il massimo dell’efficacia e della protezione dei dati.

Oltre a Fastweb, tuttavia, anche altre importanti realtà nazionali hanno scelto la via dell’investimento, tra queste l’incumbent Telecom Italia, come anche Poste Italiane e Aruba. In perfetta sintonia con il resto del mondo, anche le maggiori realtà italiane hanno quindi deciso di investire in infrastrutture data center di più moderna generazione, affidando le proprie strategie alle conquiste del Cloud.

Aruba, ad esempio, ha deciso di affermare maggiormente la propria presenza a livello europeo, aprendo un data center a Londra, uno in Francia, uno in Germania ed uno nella Repubblica Ceca. L’investimento in data center di Telecom Italia rientra in un programma che si estenderà da quest’anno al 2016, per un impegno finanziario complessivo di 700 milioni di euro, destinati alla fornitura dei più innovativi servizi per gli utenti, e tale piano non potrà che passare, così come per Fastweb, per la realizzazione di data center con certificazione Tier IV.

Queste importanti scelte strategiche, tuttavia, non sono che una tardiva, se pur positivia, rassicurazione: sono il tentativo e l’espressione della volontà di seguire la scia di altre realtà internazionali di diversi paesi avanzati, che già da anni percorrono spedite tali sentieri; tra loro, a titolo di esempio, la giapponese NTT Communications o, per rimanere in ambito comunitario, la Deutsche Telekom.

©Futuro Europa®

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