Brasile, si riapre la partita per le Presidenziali

Un sondaggio pubblicato sabato 5 aprile da Data Folha, autorevole istituto di ricerche e sondaggi, riapre una partita che sembrava ormai chiusa, la rielezione alla Presidenza della Repubblica della presidente uscente Dilma Rousseff il prossimo 5 ottobre. Certamente nei mesi passati vi sono stati segnali, quali la perdita di consensi del suo governo, ma alla fine i sondaggi la davano vincente, addirittura al primo turno, con un magro 43% dei voti. Bisogna tener presente che in Brasile si può essere eletti al primo turno o prendendo il 50% più uno dei voti, o con un voto in più della somma di tutti gli altri candidati.

I due principali candidati, Aezio Neves e Eduardo Campos, più i “nanici” (come chiamano in Brasile i candidati attorno all’1% dei voti) non superano il 30%. Anche adesso, nonostante la caduta nel sondaggio di sabato 5 aprile dal 44% al 38%, la Rousseff risulterebbe vincitrice al primo turno, contro il 16% del senatore Aezio Neves e il 10% dell’ex governatore del Pernambuco Eduardo Campos, più la piccole percentuali dei “nanici”. Logicamente il PT (Partito dei Lavoratori), partito suo e di Lula, ha minimizzato per bocca del suo capogruppo alla Camera dei Deputati, Vincente da Sila, detto “Vicentinho”. Vicentinho afferma: “ Il sondaggio mostra che Dilma va bene. È chiaro che tutto quello che l’opposizione sta facendo con la Petrobras al Senato e alla Camera non sta dando risultati, andremo nelle strade a portare avanti la nostra battaglia”.

I rappresentanti dei partiti dell’opposizione hanno subito detto che il risultato del sondaggio indica che sono nella direzione giusta. Il capogruppo del PSB (Partito Socialista Brasiliano) alla Camera dei Deputati, Beto Albuquerque, uno dei coordinatori della campagna di Eduardo Campos, ha detto che è ormai chiaro che Dilma sta perdendo ogni giorno credibilità. Gli fa eco Marcus Pestana, il Presidente del PSDB (Partito della Socialdmocrazia Brasiliana) di Minas Gerais e organizzatore della campagna elettorale di Aezio Neves. Il sondaggio per lui è il segno che il ciclo del governo del PT è arrivato alla sua fine. Ha inoltre osservato che presto, con la campagna elettore in TV obbligatoria, diminuirà la differenza di notorietà tra Dilma, sempre in TV, e Aezio Neves e Eduardo Campos ad oggi poco conosciuti.

Gli osservatori fanno notare che gli scandali della Petrobras rischiano di avvelenare la campagna elettorale. L’opposizione ha chiesto una Commissione Parlamentare d’inchiesta (CPI) sulla vicenda dell’acquisto della raffineria di Pasadena negli USA, pagata 50 milioni di dollari dal venditore e acquistata successivamente dalla Petrobras per un miliardo e 200 milioni di dollari, con l’avallo della Rousseff. La maggioranza ha subito risposto: “bene, facciamo la commissione d’inchiesta, ma dovrà anche indagare lo scandalo dei treni di San Paolo e la costruzione del porto di Saupe”. San Paolo è stata governata dal partito di Aezio Neves e il porto di Saupe si trova nello stato di Pernambuco di cui è stato governatore Eduardo Campos.

Come si vede, guerra di scandali, in attesa della Coppa del Mondo di calcio che potrebbe dare sorprese in tutti i sensi, sia alla maggioranza che all’opposizione.

©Futuro Europa®

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