Italia delle Regioni

Nel parere espresso alla Conferenza Unificata del 4 aprile, le Regioni dicono no ai tagli alla sanità, riservandosi di ricorrere alla Corte Costituzionale.

In particolare, richiedono l’abrogazione del titolo 1 comma 13 del Decreto Legge sul Pnrr che taglia 1,2 miliardi alle Regioni, sottraendoli prevalentemente a opere per la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere, o un impegno formale per la reintegrazione dei fondi. È quanto chiede al governo la Conferenza delle Regioni nel parere alla Conferenza Unificata. Se questo non dovesse avvenire, le Regioni sono pronte al ricorso alla Corte Costituzionale.

Sull’attrazione degli investimenti esteri si registra l’iniziativa delle regioni Selecting Italy. “Abbiamo scalato diverse posizioni negli ultimi anni e vogliamo essere tra i primi in Europa sull’attrazione degli investimenti esteri. Sul tema – annuncia il presidente Massimiliano Fedriga – la Conferenza delle Regioni organizza per il secondo anno consecutivo Selecting Italy, due giorni di lavori a Trieste (oggi e domani martedì 9 aprile), congiuntamente alla Regione Friuli-Venezia Giulia”.

Ancora Fedriga: “Riteniamo fondamentale rafforzare le possibilità di sviluppo nei territori attraverso sempre più consistenti investimenti esteri, soprattutto se vogliamo continuare a competere nei nuovi ambiti economici internazionali. Le Regioni confermano l’apertura agli investimenti e la volontà di migliorare le condizioni per facilitarli. In Selecting Italy si apre su questi temi un confronto tra livelli istituzionali, stakeholders e mondo accademico, al fine di elaborare proposte concrete sul territorio e fare sistema per rendere più attrattivo il nostro Paese. Sono sempre più indispensabili le esperienze e le peculiarità dei territori. Pertanto, vogliamo promuovere, far conoscere e sostenere tutte le filiere territoriali. Ecco perché Selecting Italy – Attrazione investimenti esteri e catene regionali del valore è la denominazione della manifestazione”.

“È la nuova strategia promossa dalla Conferenza delle Regioni. Valorizzare significa presentare l’offerta e le esperienze peculiari di ogni Regione, fare rete, unite nell’obiettivo di sviluppo per superare la vecchia impostazione, che vede gli investimenti solo nelle grandi aree urbane. Occorre incentivare i settori più innovativi e strategici – continua Fedriga – basti pensare ai chip, alla microelettronica o all’intelligenza artificiale. Bisogna far crescere la competitività in tutto il territorio nazionale con una più diffusa offerta di servizi, puntando anche su attrattori di sviluppo come PNRR, ZES e ZLS. Per essere al centro dei piani di investimento internazionale mostriamo l’innovazione e la sostenibilità delle nostre politiche industriali territoriali”.

Il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, è intervenuto a Roma, assieme al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, alla presentazione di Selecting Italy – Attrazione investimenti esteri e catene regionali del valore. Per il viceministro fondamentale è che “il sistema Paese possa contare su molte scuole internazionali per la formazione dei manager. Siamo coscienti delle potenzialità che abbiamo e dobbiamo lavorare per farle emergere”.

“Abbiamo sposato sin dall’inizio questa iniziativa della Conferenza delle Regioni” – dichiara Valentini – perché molto spesso gli investimenti nascono nei territori e si sviluppano nei territori e il governo deve supportare queste iniziative”.

“Per attrarre gli investimenti serve un’offerta orientata alle esigenze delle imprese, apertura alle innovazioni, compresa l’Intelligenza artificiale, competenze accademiche, una manodopera adeguatamente formata. Lo sforzo del governo, insieme alle Regioni, è far combaciare le opportunità di investimenti con la nostra modalità di fare impresa, che si sta evolvendo. L’articolazione territoriale – ha detto Valentini, sottolineando l’importanza delle Regioni – è l’articolazione del sistema Paese: gli investimenti nascono sui territori, si sviluppano sui territori e le imprese devono restarci. Il governo sostiene l’attrazione degli investimenti, ad esempio, con lo sportello unico per le imprese, non abbiamo la bacchetta magica, sappiamo che dobbiamo ancora fare molto sulla sburocratizzazione e sul fisco, ma è importante presentarsi coralmente”.

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