Allarme Mar Rosso per le nostre PMI

Le conseguenze economiche della crisi del Mar Rosso sono al centro del dibattito del periodo. Quali i riflessi economici per l’Europa, in termini di inflazione e tassi di interesse, e per l’Italia (impatto sugli affari delle nostre PMI)?

Che succede nel Mar Rosso? – Gli Houthi sono una milizia della galassia Sciita, forte di circa 20.000 combattenti, filoiraniana, radicata nella parte più ricca dello Yemen, ossia a ridosso dello stretto di Bab el-Mandeb. Sono nemici giurati dell’Arabia, che li bombarda da circa otto anni, di Israele per ovvii motivi, ma più in generale di tutto l’Occidente infedele, ad iniziare dagli americani. Il problema è che grazie alle armi sofisticate, anche missili e droni forniti dall’Iran, e nonostante i pesanti bombardamenti anglo-americani sulle loro postazioni, gli Houthi continuano a colpire le navi mercantili dei loro nemici che attraversano lo stretto di Bab el-Mandeb, come ritorsione per l’attacco israeliano a Gaza. Da novembre gli Houthi hanno attaccato una trentina di navi e l’ultimo attacco ad un cargo americano è di pochi giorni fa.

Le implicazioni economiche in Europa – Attraverso gli stretti del Mar Rosso passa circa il 12% del traffico mercantile mondiale e il 30% dei containers, da lì passano ogni anno circa 17 mila navi. Le conseguenze economiche per l’Europa potrebbero essere: L’inflazione. La necessità di circumnavigare l’Africa per evitare la minaccia degli Houthi implica sulle rotte Oriente-Europa e viceversa un incremento di 10-12 giorni di navigazione, con conseguente impennata dei costi di trasporto. Il costo medio di trasferimento di un container tipico da Shanghai a Genova è aumentato fino al 360%. Il problema è che questi aumenti, qualora la crisi dovesse perdurare, potrebbe esercitare una pressione sui prezzi al consumo, riaccendendo in Europa un’inflazione sicuramente in forte regressione, ma non ancora completamente debellata. I tassi – Questa pressione sui prezzi potrebbe allarmare la BCE e quindi rallentare l’auspicata riduzione dei tassi interesse prevista per la metà del 2024. Il problema è che questo stop alla discesa dei tassi, andrebbe a colpire una crescita europea 2024 già in rallentamento, anche a causa della locomotiva tedesca che stenta a ripartire.

Le implicazioni economiche in Italia – Per quanto riguarda l’Italia bisogna ricordare che circa il 40% del nostro interscambio marittimo passa dal Canale di Suez e dal Mar Rosso. Ciò premesso, Confartigianato ci ricorda che, a causa di questa crisi, il commercio estero italiano ha perso già 8,8 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi di un minor export e 5,5 miliardi a causa delle difficoltà negli approvvigionamenti. E la crisi non ha certo risparmiato le nostre PMI, considerando che, nel 2023, il flusso di import-export di merci attraverso il Mar Rosso, prodotte in settori ad alta concentrazione di PMI, è ammontato a circa 31 miliardi.

In questo scenario l’invio in Mar Rosso di una missione navale congiunta, che prevede anche la presenza di navi militari italiane, volta a proteggere i mercantili in transito dalla minaccia Houthi, appare non solo indispensabile, ma anche molto urgente.

[NdR – Fonte Teleborsa.it che si ringrazia per la collaborazione – Andrea Ferretti è docente al Master in Scienze economiche e bancarie europee LUISS Guido Carli]

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