Spider-Man – Across… (Film, 2023)

Un sequel eccellente del pur buono Spider-Man: Un nuovo universo (2018), soltanto che adesso si spera di non dover attendere altri cinque anni per conoscere lo sviluppo di una storia – complessa e articolata – che ha il solo limite di non finire o, meglio, di finire sospesa, lasciando lo spettatore in attesa di quel che accadrà. I tre registi – Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson – ci rassicurano in diverse interviste, pare che l’uscita di Spider-Man: Beyond the Spider-Verse sia già prevista (negli States) per la fine di marzo 2024.

Spider-Man: Across the Spider-Verse è un film che non si racconta da quanto è strutturato per colpi di scena e per improvvisi cambi di mondi, con interventi di Spider-Man di ogni tipo, persino di una Gwen Stacy nei panni di Spider-Girl, innamorata di Miles Morales, che nel suo mondo è diventato Spider-Man per un mero errore, pur avendo acquisito consapevolezza del suo potere. Importante dire che questo cartone animato di Spider-Man non è per niente adatto ai bambini e che il suo pubblico di riferimento è appassionato di fumetti, conosce bene il multiverso Marvel, segue le avventure di Spider-Man da molto tempo. Non solo, dev’essere un fan adattabile al cambiamento del personaggio, ché se spera di vedere la solita storia di Peter Parker, Gwen Stacy, la zia May e Mary Jane resterà parecchio deluso. Il film è un concentrato di azione e di effetti speciali, montato come un thriller ad alta tensione, rapido e pieno zeppo di effetti speciali, ma anche ricco di momenti di riflessione sul ruolo della famiglia e sul rapporto genitori-figli.

Gli autori di questo (per adesso) ultimo segmento di Spider-Man dimostrano di aver appreso la lezione di chi ha messo in piedi l’universo Marvel, nato dalla fantasia di Stan Lee, Steve Ditko, Jack Kirby, Roy Thomas e perfezionato da molti altri (Gerry Conway, Steve Englehart, George Perez), perché il supereroe deve avere super problemi e dev’essere ben calato nella realtà quotidiana.

Non potevo mancare di godere dei grandi effetti visivi di questo cartone animato (mi viene male definirlo così perché ho visto un grande film), sceneggiato sulla base di un plot articolato e ricco di suspense, soprattutto animato da disegni e sfondi sopraffini a base di acquerelli, di movimenti ripresi in soggettiva e in primo piano. Tra le tante scene stupende, da film romantico più che da cinema di supereroi, cito quella che vede Gwen e Miles seduti sopra un cornicione che parlano del futuro mentre una New York al tramonto si specchia nel fiume.

Il tono del film varia dal drammatico alla commedia, passando per l’avventuroso e la storia di formazione, come insegna Stan Lee, autore di eccellenti dialoghi (spesso comici) nel primo Spider-Man a fumetti. Un film è una gioia per gli occhi, piacerà soprattutto agli adulti privi di pregiudizi, agli adolescenti che amano Spider-Man in tutte le sue molteplici incarnazioni, a chi ancora si lascia affascinare dal mondo dei fumetti. Consigliato.

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Regia: Joaquim Dos Santos, Kemp Powers, Justin K. Thompson. Soggetto: Marvel Comics. Sceneggiatura: Phil Lord, Christopher Miller, David Callaham. Produttori: Phil Lord, Christopher Miller, Avi Arad, Amy Pascal, Christina Steinberg. Case di Produzione: Columbia Pictures, Sony Pictures Animation, Marvel Entertainment. Distribuzione (Italia): Eagle Pictures. Musiche: Daniel Pemberton. Genere. Animazione, Fantastico. Durata: 140’.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog La Cineteca di Caino”]

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