Italia delle Regioni

Le Regioni sono pronte a collaborare per il processo di rimodulazione del PNRR”, dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni. “Lo riteniamo fondamentale per il successo degli interventi che dovranno concludersi rispettando il termine del 2026 al fine di garantire la piena attuazione del piano. Il documento sulle proposte di revisione delle singole misure è stato oggetto di discussione all’interno dell’ultima Conferenza delle Regioni, dopo la sua presentazione nella Cabina di regia. Alla fase di elaborazione del documento di revisione non abbiamo lavorato, ma cogliamo positivamente la disponibilità del ministro al confronto e al dialogo. Si propone pertanto una revisione che individua per le misure oggetto di revisione, o di stralcio dal Pnrr, fonti di finanziamenti afferenti alle politiche di coesione e in particolare al FSC”.

“Occorre, per questo, rafforzare – sottolinea Massimiliano Fedriga – i meccanismi di raccordo e il supporto con le Amministrazioni regionali e le Province autonome, soprattutto in relazione alle questioni tecniche, di attuazione e monitoraggio, in considerazione della definizione di misure correttive necessarie al superamento delle criticità o propedeutiche alla formulazione di proposte di aggiornamento o modifica del PNRR, anche attraverso la costituzione di una specifica Cabina di regia. Sarà quindi necessario un confronto al fine di assicurare un allineamento e una coerenza con le progettualità e le programmazioni regionali già avviate. Per questi motivi ho scritto al ministro Fitto per un incontro al fine di affrontare le nostre richieste e proposte”.

Contemporaneamente si è registrato il via libera dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro delle Politiche europee Raffaele Fitto sull’attuazione del Pnrr.

Il ministro ha precisato che si sta avviando “una fase che completerà il suo iter entro il 2023 e ci consentirà di ricevere 35 miliardi che è l’intera somma prevista”, ha spiegato il ministro riferendosi alle risorse complessive della terza e quarta rata. “Gli interventi previsti all’interno del Pnrr vanno avanti regolarmente. Non c’è nessuna interruzione rispetto a tutto ciò che è previsto”, ha aggiunto Fitto. “Le nuove misure individuate non saranno oggetto di definanziamento, andranno avanti regolarmente”: il governo sta “garantendo il finanziamento per tutti gli interventi, perché gli interventi restano garantiti. Lo dico ai sindaci, a chi ha immaginato scenari catastrofici. Saranno oggetto di un confronto con l’Ue”.

Toccato anche il tema dell’Ecobonus: “L’Ecobonus che noi immaginiamo non punta solo alle famiglie meno abbienti, che chiaramente rappresentano una priorità, ma anche ai giovani e ai condomini”.

Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto nella sua replica alla Camera, come riferito dall’Agenzia Giornalistica Ansa. Lo si vedrà “nella fase di attuazione”: “quindi non soldi a pioggia, come fatto precedentemente con gravi rischi e problemi per le casse dello Stato, ma risorse mirate a chi ha bisogno di un sostegno perché ne ha realmente una necessità”.

“Sui ritardi di pagamento, confermo la sensibilità del governo su questo aspetto, e ricordo che con una norma abbiamo affrontato il punto con un sistema che prevede la rendicontazione normativa al 30 giugno 2023 e recentemente abbiamo adottato una norma nel decreto sulla governance che introduce nuove disposizioni” per la riduzione dei tempi: “la modifica proposta non è un rinvio della riduzione dei termini ma solo un rinvio della verifica in relazione all’attivazione di sistema monitoraggio molto complesso”, ha detto Fitto.

“Stiamo lavorando anche in sinergia con tutte amministrazioni locali per rispettare i termini. Non è un argomento semplice ma non c’è l’idea di un rinvio”, ha detto. Sulla Transizione 5.0, che prevede 4 miliardi per incentivi automatici, “questa misura tende ad assicurare la continuità operativa del Piano Industria 4.0 rafforzandolo”, ha puntualizzato Fitto.

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