Salvini e l’Ucraina

Draghi e Di Maio hanno in questi giorni solennemente dichiarato che l’Italia non abbandonerà l’Ucraina e a loro si deve e si può credere. Ma hanno un solo mese ormai di governo e poi, presumibilmente, verrà un governo con la Lega. I rapporti tra questa e la Russia sono quantomeno sospetti. Salvini ha dapprima cercato di incrinare il fronte occidentale andando in pellegrinaggio, per fortuna mancato, a Mosca, poi ha obiettato all’invio di armi a un popolo che si difende eroicamente e ora addirittura critica le sanzioni, che “prolungano la guerra”. Una guerra, ricordiamolo, condotta giorno per giorno, spietatamente, dalla banda di Putin.

Mi saprebbe dire allora come aiutare gli ucraini? Veramente per questa gente l’orrendo spettacolo di distruzione e di morte che la TV ci mostra non conta nulla? E questa gente dovrebbe governare un grande Paese europeo ed atlantico? Non fermerebbero nessuna guerra, non potrebbero impedire gli aiuti militari americani e britannici, che sono i soli che contano, ma ci isolerebbe dai nostri alleati e ci farebbe tornare ad essere un pariah in Europa.

Forse non è inutile ricordarlo sempre: in Ucraina si combatte non solo per difendere la libertà di un Paese europeo ma, a medio termine, quella di tutta l’Europa e quindi la nostra. Luigi Di Maio lo ha detto alla TV, con parole che sottoscrivo pienamente.

Certo, la destra non è solo la Lega. A parte Berlusconi, ormai monomaniacalmente fissato nella sua guerriglia contro i Giudici, o il blando gentiluomo Tajani, c’è Giorgia Meloni, che finora si è mostrata alquanto ferma nei suoi principi.

I sondaggi fanno prevedere una vittoria della destra alle elezioni: possiamo solo sperare che non siano la Lega e Salvini (horresco referens) a guidare il governo e la sua politica estera, ma la Meloni.

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