Adrion HarmoNIA, il Programma Adriatico-Ionio

Il progetto HarmoNIAHarmonization and Networking for contaminant assessment in the Ionian and Adriatic Seas è stato finanziato dal programma Interreg V-B Adriatic-Ionian ADRION e realizzato tra il febbraio 2018 e il giugno 2020. Il progetto include istituti di ricerca e autorità regionali di sei Paesi (Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania e Grecia) che accedono ai mari Adriatico e Ionio e vede come partner principale è l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste. Il suo fine è di migliorare e aumentare la disponibilità dei dati e migliorare la conoscenza dell’ecosistema marino; nel quadro dell’attuazione della direttiva quadro sulla strategia marina (MSFD) e del protocollo UNEP/MAP nella regione Adriatico-Ionica.

Ora si va verso la definizione della nuova fase che si spinge fino al 2027, il progetto HarmoNIA-ADRION supporta la Strategia Europea per la Macroregione Adriatico-Ionica (EUSAIR) e interessa territori geograficamente e politicamente alquanto frammentati. Si tratta di una regione diversificata e multiforme con un grande potenziale e molte disparità. L’ Adriatico è tra i mari più inquinati del Mediterraneo, il cambiamento climatico ha portato a un rialzo molto forte delle temperature medie nei territori della regione, e il turismo di massa contribuisce alla cementificazione e al consumo di territorio sulla costa.

Nel quadro del rafforzamento della capacità di affrontare la vulnerabilità ambientale e di salvaguardare i servizi ecosistemici su scala transnazionale, l’obiettivo di HarmonIA è duplice: condividere le migliori pratiche per supportare l’attuazione armonizzata delle direttive sull’ambiente marino nella regione ADRION; rafforzare la rete delle infrastrutture dati per facilitare l’accesso e il riutilizzo dei dati marini tra i paesi che si affacciano sul Mar Adriatico – Ionio. Basandosi sull’iniziativa dell’UE EMODnet per la gestione e la fornitura di dati marini frammentati, HarmonIA rafforzerà la rete transnazionale esistente di infrastrutture di dati per facilitare l’accesso e il riutilizzo dei dati marini tra i paesi che si affacciano sul Mar Adriatico-Ionio. Il progetto migliorerà la coerenza tra la maggior parte dei paesi che si affacciano sul Mar Adriatico e Ionio, tutte le Parti contraenti della Convenzione di Barcellona, ​​dei protocolli per il monitoraggio e la valutazione dei contaminanti nell’ambiente marino e faciliterà lo scambio di dati e informazioni all’interno della regione. I risultati consisteranno in una rete transnazionale di istituzioni che adotterà un sistema di gestione dei dati congiunto per i contaminanti nell’ambiente marino e in strategie regionali per migliorare l’armonizzazione nel monitoraggio e nella valutazione e per valutare il rischio di dispersione dei contaminanti nelle zone costiere vulnerabili da diverse fonti di inquinamento.

Economia circolare, sostenibilità ambientale, fonti di energia rinnovabili, questi i punti salienti emersi dal lavoro di analisi territoriale realizzato da un gruppo di esperti coordinato da Andrea Gaifami (SITA-SOGES International Technical Assistance) e Luisa Chiodi direttrice di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa. I ricercatori di OBCT coinvolti sono stati: Ornaldo Gjergji, Giuseppe Lauricella, Francesco Martino, Maria Francesca Rita, Alfredo Sasso e Valentina Vivona.

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