Europa

Cani e gatti, Europarlamento verso nuove norme

In un voto storico, martedì 3 giugno u.s., la Commissione per l’Agricoltura del Parlamento Europeo ha adottato la sua posizione sugli standard dell’UE per l’allevamento, la stabulazione e la gestione di cani e gatti. Le prime norme dell’UE per il benessere e la tracciabilità di cani e gatti sono state adottate con 35 voti favorevoli, 2 contrari e 9 astensioni. La decisione segna un importante passo avanti nella tutela degli animali da compagnia e rappresenta un risultato atteso da anni da associazioni animaliste, veterinari e cittadini europei. Fino ad oggi, il benessere di cani e gatti era regolato in modo frammentario a livello nazionale, con grandi differenze tra gli Stati membri. Il voto della plenaria del Parlamento, previsto per il 19 giugno dopo l’approvazione della commissione Agricoltura, segna l’inizio di un percorso che porterà a negoziati con i ministri dei governi dell’UE per giungere a un accordo definitivo. La proposta di regolamento, presentata dalla Commissione Europea nel dicembre 2023, risponde alla crescente preoccupazione per le condizioni di benessere degli animali in contesti commerciali e per l’ampia diffusione del traffico illegale, che si stima rappresenti il 60% di tutte le vendite di cani e gatti nell’UE.

Il nuovo regolamento introduce per la prima volta standard comuni su tutto il territorio dell’UE in materia di condizioni minime di allevamento e detenzione, incluse le dimensioni delle gabbie, l’accesso alla luce naturale e la necessità di interazione sociale; divieto di vendita illegale e di trasporto non autorizzato di cuccioli. Riguardo la regolamentazione dell’allevamento sarà vietata la riproduzione tra genitori e figli, nonni e nipoti, nonché tra fratelli e fratellastri. Inoltre, i cuccioli e i gattini non potranno essere separati dalle madri prima delle otto settimane di vita, salvo giustificazioni veterinarie. Obbligo di tracciabilità tramite microchip e registri europei condivisi; tutti i cani e i gatti detenuti da allevatori, venditori e rifugi, o offerti in vendita o donazione online, dovranno essere identificabili tramite microchip e registrati in banche dati nazionali interoperabili. Limitazioni alla riproduzione intensiva e alle pratiche cruente, come la mutilazione estetica; controlli veterinari obbligatori per gli allevamenti e i commercianti. Sarà vietato l’allevamento di cani e gatti con caratteristiche fisiche eccessive che possano compromettere il loro benessere. Inoltre, gli animali mutilati non potranno essere utilizzati in spettacoli, esposizioni o competizioni e vengono vietate procedure chirurgiche non terapeutiche che causano sofferenza, come il taglio della coda (caudectomia); il taglio delle orecchie (otectomia); l’asportazione delle unghie (onychectomia) e dei denti (ad eccezione di motivi veterinari comprovati); la devocalizzazione (cordectomia); l’asportazione delle zampe; l’uso di collari elettrici o a scossa.

Uno degli obiettivi principali della nuova normativa è contrastare il crescente fenomeno del traffico illegale di cuccioli, spesso allevati in condizioni disumane e trasportati attraverso i confini europei senza alcuna garanzia sanitaria. Si stima che ogni anno vengano commerciati illegalmente oltre 400.000 cani e gatti nell’UE, con gravi rischi per il benessere animale e per la salute pubblica. Le nuove norme non si applicheranno ai cani e gatti detenuti dai singoli proprietari privati, a meno che non mettano in commercio un massimo di una cucciolata con frequenza inferiore ai 18 mesi. Tuttavia, è prevista la promozione del possesso responsabile e la prevenzione dell’acquisto da filiere illegali.

L’approvazione della legge è stata accolta con entusiasmo da numerose ONG e attivisti per i diritti degli animali. Eurogroup for Animals ha definito il voto “un passo epocale verso un’Europa più compassionevole”. Tuttavia, non sono mancate critiche da parte di alcune associazioni di allevatori, che temono un aumento dei costi e una maggiore burocrazia. Alcuni parlamentari, pur votando a favore, hanno sottolineato la necessità di garantire fondi europei per aiutare gli allevatori nella fase di transizione. Dopo l’approvazione da parte della commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, la normativa dovrà essere discussa e finalizzata attraverso negoziati con il Consiglio dell’UE. Gli Stati membri potranno adottare misure più rigorose rispetto agli standard minimi stabiliti dalla normativa.

La legge entrerà in vigore nel 2026, con un periodo di adattamento di 12 mesi per i Paesi membri. La Commissione Europea ha già annunciato che seguiranno campagne di informazione rivolte al pubblico, agli operatori del settore e ai veterinari. Con questo voto, l’Unione Europea si conferma in prima linea nella promozione del benessere animale. La tutela di cani e gatti non è più solo una questione etica, ma diventa una politica pubblica condivisa, capace di incidere sulla qualità della vita di milioni di animali e sulla consapevolezza dei cittadini europei.

Il relatore Tilly Metz (Verdi) ha dichiarato: “Finalmente poniamo fine a pratiche crudeli e obsolete… Queste norme mirano a proteggere gli animali dagli abusi più comuni e a garantire che chiunque voglia un animale da compagnia sia consapevole delle sue responsabilità“.

Ben Weyts, viceministro presidente delle Fiandre e ministro dell’Istruzione, dello sport, del benessere degli animali e della periferia fiamminga, ha dichiarato: “Oggi l’UE dimostra che anche il benessere degli animali può essere un tema prioritario nell’elaborazione delle sue politiche. Moltissimi europei amano molto gli animali e questo mandato negoziale ne è la prova. Stiamo ora gettando solide basi per sviluppare ulteriormente, nei prossimi anni, una politica in materia di animali a livello europeo.”

Pier Giovanni Capellino, presidente della Fondazione Capellino, ha sottolineato l’importanza della normativa e ha esortato gli eurodeputati a rafforzarla: “Ci appelliamo a tutti gli eurodeputati affinché colgano questa opportunità storica per affermare norme di civiltà, con un impegno concreto a favore del benessere dei nostri cani e gatti”.

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