Ci vorrà ancora mezzo secolo

È appena passata la festa della donna. Mai come quest’anno a mio avviso è stata la festa delle banalità. Mi riferisco a un mondo maschile che ha sentito il bisogno di esternare la propria modernità. Siamo passati da esponenti della società civile in odore di candidature che hanno dichiarato in modo stentoreo (mi sono immaginata il tono della voce, perdonatemi) Speriamo non si debba più festeggiare la donna perché vorrà dire che avrete – notare avrete – raggiunto la parità. Grazie mille, apprezziamo ma facciamo un piccolo appunto; la festa della donna si celebra non si festeggia l’8 marzo per una serie di motivi, uno tragico: ma molti credono, supportati da fatti, che sia una specie di leggenda e cioè il giorno in cui centinaia di operaie sarebbero morte nel rogo di una fabbrica tessile avvenuto nel 1908 a New York.

I fatti che hanno realmente portato all’istituzione della Giornata Internazionale della Donna sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto. La prima volta che si parlò di questa giornata fu in America nel 1914. In Italia invece nel 1922. Comunque una data importante che è sempre da tenere a mente per tutto il percorso fatto verso le Pari Opportunità tra uomo e donna.

Purtroppo, c’è ancora un grande divario; uno studio di Accenture realizzato con Women 20 ha evidenziato che a causa di questa pandemia ci vorranno 51 anni in più per raggiungere la parità. E con questo dato ferale vorrei dare una pacca sulla spalla a questi uomini banali che continueranno a fare i grandi di Spagna l’8 di marzo: avete un sacco di tempo davanti.

E a questo punto mi piace scrivere di robe frivole; ma proprio l’8 marzo il Commissario di tutti, Salvo Montalbano, dopo anni di fedele fedeltà a una donna né bella né brutta (una di noi, in sostanza), ecco lui che fa l’8 marzo? Si intriga con una più giovane finta trasgressiva e a botte di sesso e vino rosso lascia la vecchia compagna per la nuova compagna. Come uno di voi in sostanza.

Ci siamo: questa è la normalità. D’altra parte l’uomo è cacciatore e l’ultracinquantenne con ormoni in subbuglio e la certezza della gioventù perduta che fa?  Come resistere alla libera e bella anzi così così che però vale e sii te stessa tutto insieme? Un velo pietoso, se non basta usate un lenzuolo. Ci rivediamo tra 51 anni, forse.

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