Il sindaco del Rione Sanità (Film, 2019)

Mario Martone gira un film intenso e teatrale, del tutto fedele al dramma di Edoardo De Filippo, persino nei dialoghi e nelle situazioni, seguendo la lezione di un Maestro, ambientando l’azione nella Napoli contemporanea. Don Antonio Barracano è un boss dagli antichi principi di giustizia che non vuole guerre tra bande nella sua Napoli, soprattutto nel suo Rione, per questo amministra la giustizia con senso dell’onore, seguendo regole di appartenenza non scritte ma condivise dalla popolazione. Chi si mette sotto la sua protezione è sicuro di ricevere aiuto e conforto, se è dalla parte della ragione, ma se non ha seguito i principi d’onore verrà punito in modo esemplare.

Il film racconta una giornata tipo di don Antonio, circondato da moglie e figli nella sua villa vesuviana (un abuso edilizio), che riceve postulanti e piccoli criminali in cerca di giustizia, mentre il suo medico privato vorrebbe scappare in America e abbandonare una vita dove – a suo dire – sta girando a vuoto. Il medico ha capito che don Antonio sta sprecando il tempo e la sua vita per amministrare la giustizia a vantaggio di piccoli criminali che si scannano tra loro e che alla prima occasione lo tradiranno. Il finale darà ragione al medico, perché un caso familiare tra padre e figlio, di cui don Antonio cerca di occuparsi in maniera risolutiva, viene definito ma provoca la morte del boss, durante una cena teatrale e drammatica.

Sceneggiatura perfetta, che ricalca il dramma di Edoardo, attualizzandolo, interpretata da attori bravissimi, ben calati nei personaggi, sottotitolati quando si esprimono in napoletano stretto. Il mio unico dubbio resta sull’età troppo giovane di Francesco Di Leva, abituato come sono a vedere il personaggio di Antonio Barracano interpretato da Edoardo De Filippo. In ogni caso la qualità della sua resa scenica è molto alta e l’immedesimazione con un boss spietato ma intriso di un personalissimo senso di giustizia è perfetta. Martone porta al cinema il suo adattamento teatrale (2017) in chiave moderna della famosa opera drammatica di De Filippo, per parlare di camorra, senso dell’onore, criminalità spicciola e Napoli contemporanea. Martone fa cinema colto, importante, fondamentale, di lui ricordiamo – tra gli altri – uno straordinario Leopardi (Il giovane favoloso, 2017).

Il sindaco del Rione Sanità è girato in una villa di Massa di Somma (sotto al Vesuvio), con pochi esterni a Napoli. Presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia (2019), vincitore del Leoncino d’oro, uscito per tre giorni nelle sale, prolungati visto il successo, adesso reperibile in DVD. Visto su Rai Tre Rai, Prima Visione TV, il 17 dicembre 2020. Recuperatelo, insieme al dramma originale.

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Regia: Mario Martone. Soggetto: Edoardo de Filippo (opera teatrale). Sceneggiatura: Mario Martone, Ippolita di Maio. Fotografia: Ferran Paredes Rubio. Montaggio: Jacopo Quadri. Musiche: Ralph P. Scenografia: Carmine Guarino. Costumi: Giovanna Napolitano. Trucco: Roberto Pastore. Produttore: Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori. Casa di Produzione: Indigo Film, Rai Cinema, Malia Film. Distribuzione: Nexo Digital. Durata: 115’. Genere: Drammatico. Interpreti: Francesco Di Leva (Antonio Barracano), Massimiliano Gallo (Arturo Santaniello), Roberto de Francesco (il dottore), Adriano Pantaleo (Catiello), Daniela Ioia (Armida), Giuseppe Gaudino (Vicienzo o’ Cuozzo), Gennaro Di Colandrea (Pasquale o’ Nasone), Lucienne Perreca (Rituccia), Salvatore Presutto (Rafiluccio Santaniello), Viviana Cangiano (Immacolata), Domenico Esposito (Gennaro), Ralph P. (O’ Palummiello), Armando De Giulio (O’ Nait), Daniele Baselice (Peppe Sciusciù), Morena Di Leva (Geraldina), Ernesto Mahieux (Luigi).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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