La seconda ondata

La seconda ondata del Coronavirus si sta dimostrando dappertutto, come avevano previsto gli scienziati seri, più aggressiva della prima. La crescita quotidiana dei contagi suscita un senso di desolata impotenza e non può che allarmare, anche se c’è ancora qualche insensato che continua a negare tutto e qualche scervellato che immagina chi sa quale cospirazione universale diretta a ridurre il numero degli abitanti della Terra o, alternativamente, a imporre un controllo generalizzato della vita della gente.

Scoraggia il fatto che i contagi crescono esponenzialmente, non solo in Paesi che hanno seguito una cieca politica negazionista, come negli Stati Uniti di Trump o il Brasile di Bolsonaro, ma anche in Paesi che hanno adottato misure restrittive, certo insufficienti, ma in definitiva le sole compatibili con l’esigenza di non distruggere l’economia e di non creare gravi alterazioni nella salute psichica della gente. Ora anche la Svezia, additata come un modello di saggezza dai nemici delle restrizioni di ogni tipo (compresa quella, innocua, di portare una mascherina) è stata travolta dai contagi, che si avvicinano a 5000 quotidiani.

Questo vuol dire che non c’è niente da fare e non ci resta che alzare le braccia, rifiutando come inutili anche le precauzioni minime e ignorando le norme dei governi? Certamente No. Le misura imposte non hanno fermato il virus (anche perché non sono state sempre e scrupolosamente rispettate) ma sappiamo quanto peggiore sarebbe la pandemia senza di esse? Gli Stati Uniti sono un buon esempio, grazie all’irresponsabile negazionismo trumpiano.

È tuttavia doveroso aspettarsi, come ha detto Joe Biden, un inverno oscuro. Augurandosi con tutto il cuore che il nuovo anno – dopo questo rovinoso anno bisestile – porti un po’ di luce, se e quando i vaccini in via di approvazione saranno finalmente disponibili e accessibili. Su questo fronte, le speranze paiono buone: la Pfizer ha ripetutamente annunciato che il suo vaccino risulta efficace al 90%, il vaccino Oxford-AstraZeneca è nello stadio finale di approvazione (non parlo di quello russo, del quale è giusto istintivamente diffidare). Non sarà per domani, occorre avere pazienza almeno fino a metà 2021 perché questo terribile incubo si diradi.

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