Lontano lontano (Film, 2019)

Da un po’ di tempo a questa parte ci ripetiamo perché stiamo vedendo diversi film italiani interessanti; ci fa piacere registrare una rinascita delle nostre commedie, che comunque vanno sempre cercate tra i prodotti di nicchia meno pubblicizzati. Lontano lontano è il quarto lungometraggio di Gianni Di Gregorio (dopo Pranzo di ferragosto, Gianni e le donne e Buoni a nulla), giunge a distanza di cinque anni dall’ultimo (non eccelso) lavoro e sorprende positivamente. Titolo in lavorazione Cittadini del mondo, per una pellicola originale, piccola quanto geniale, scritta benissimo, divertente, interpretata da ottimi attori che sembrano divertirsi a recitare.

Tre settantenni romani (Fantastichini, Colangeli e Di Gregorio) progettano di andare a vivere alle Azzorre dove le misere pensioni che riscuotono avrebbero un valore maggiore, aiutati da un anziano esperto di economia (Herlitzka) vessato da una moglie invadente. Tre uomini diversi tra loro che diventano amici, pranzano insieme, bevono vino, prendono lezioni di portoghese da una rediviva Iris Peynado, raccolgono un fondo cassa, infine comprendono che un ragazzo di colore che frequentano è la sola persona ad aver bisogno di soldi per cambiare vita. L’unico difetto del film è la prevedibilità del finale, ma i dialoghi e una sceneggiatura che strappano il sorriso a ogni sequenza fanno perdonare questa mancanza di suspense.

Piano sequenza iniziale fantastico, così come la scena finale con i tre settantenni davanti a un chiosco intenti a mangiare fette di cocomero è un altro pezzo di grande cinema. Di Gregorio è un professore amante del vino, dei libri e delle belle donne (ancora innamorato di una signora che di tanto in tanto vede passare), Colangeli è un simpatico indolente scansafatiche, Fantastichini è un artigiano geniale con una figlia (Scoccia) che non ha mai curato. I tre attori sono molto affiatati, recitano con naturalezza un storia che produce un effetto simpatia nello spettatore che non vorrebbe mai veder arrivare la parola FINE.

Lontano lontano è girato Roma nel 2018 – si ricorda come ultimo lavoro di Fantastichini, che muore subito dopo le riprese per emorragia cerebrale – presentato al Torino Film Festival nel 2019, visibile in sala solo dal 2020. Visto grazie al circuito Fice, in un grande cinema di provincia come il Metropolitan di Piombino che ancora resiste.

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Regia: Gianni Di Gregorio. Soggetto: Giani Di Gregorio. Sceneggiatura: Gianni Di Gregorio, Marco Pettenello. Fotografia: Gogò Bianchi. Montaggio: Marco Spoletini. Musiche: Stefano Ratchev, Mattia Carratello. Scenografia. Susanna Cascella, Giada Esposito. Costumi: Gaia Calderone. Produttore: Angelo Barbagallo, Maria Panicucci. Case di Produzione: Bibi Film, Rai Cinema. Distribuzione: Parthénos Distribuzione. Durata: 92’. Genere: Commedia. Interpreti: Ennio Fantastichini (Attilio), Giorgio Colangeli (Giorgetto), Gianni Di Gregorio (Il Professore), Roberto Herlitzka (Federmann), Daphne Scoccia (Fiorella), Francesca Ventura (Carolina), Silvia Gallerano (funzionaria della banca), Iris Peynado (Marisa), Galatea Ranzi (signora del bar), Salih Saadin Khalid (Abu).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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