Gotti – Il primo Padrino (Film, 2018)

Kevin Connoly gira un film biografico, in ottimo equilibrio tra action-movie, pellicola di gangster e cinema drammatico, sceneggiato con cura da Lem Dobbs e Leo Rossi, montato con ritmi frenetici – quasi convulsi – da Jim Flynn, fotografato da Michael Barrett in notturni gelidi e stupende panoramiche metropolitane. Il film narra le vicissitudini personali e l’ascesa criminale del boss italo-americano John Gotti (Travolta), il mafioso scomparso nel 2002 per un cancro alla gola che fu a capo della famiglia Gambino di New York City.

Tipico film nordamericano, dove la cosa migliore sono le vicende familiari di Gotti, il suo amore per la famiglia, il dolore e la disperazione per la morte del figlio più piccolo in un incidente stradale, l’amicizia virile che non viene mai scalfita – neppure da errori imperdonabili – il senso dell’onore che non lo abbandona, insieme a una grande forza morale intrisa di orgoglio. Poi, al solito, si rischia di fare l’apologia del criminale, di renderlo simpatico al pubblico, soprattutto nel finale, tra sofferenze e prigionia, fino alla morte dolorosa per un cancro alla gola. Ottimo il mix tra sequenze d’epoca e fiction, con testimonianze di vero dolore da parte dei cittadini comuni che vedevano in Gotti una sorta di protettore, di custode armato del vivere civile. “Non uccideva persone comuni, solo gente come lui!”, dice un abitante del quartiere durante il funerale mafioso. La polizia non fa una grande figura in questa ricostruzione filmica, la giustizia meno che mai, perché la corruzione è una costante tra chi dovrebbe custodire la legalità. Connoly insiste sul senso dell’onore tipico di una mafia vecchio stile – non immune da tradimenti e delazioni – un’organizzazione con un codice morale, che non uccide donne e bambini, non si occupa di droga e rispetta antiche regole etiche.

Il film non è del tutto realistico, concede molto al cinema di genere, allo spettacolo, alla pura azione, al dramma intenso, intriso di racconto avventuroso. Preferiamo pellicole come Il traditore di Bellocchio, più vicine alla realtà storica della mafia, rispetto a certe ricostruzioni a effetto che puntano sui sentimenti e sui rapporti umani per concludere che anche i mafiosi hanno un cuore. Il film si dipana in un lungo flashback narrativo con John Gotti in prigione che racconta al figlio la sua vita, si raccomanda di non cedere alla polizia, di non farsi imprigionare, di non dargliela vinta. Il figlio farà la sua strada, dopo aver ascoltato il padre.

Straordinari gli attori, soprattutto un maturo John Travolta, truccato benissimo, nelle varie fasi della vita del boss mafioso. Un film da vedere. Trasmesso da Rai Tre, ora su Rai Play.

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Regia: Kevin Connoly. Soggetto e Sceneggiatura: Lem Dobbs, Leo Rossi. Fotografia: Michael Barrett. Montaggio: Jim Flynn. Musiche: Jacob Bunton, Pitbull, Jorge Gomez. Scenografia: Patricio M. Farrell. Costumi: Olivia Miles, Matteo Perin. Produttori: Randall Emmett, George Furla, Michael Froch, Marc Fiore. Case di Produzione: Emmett/Furia/Oasis Film, Fiore Films, Highland Film Group. Distribuzione Italia: Eagle Pictures. Titolo Originale: Gotti. Durata: 110’. Genere: Biografico. Paese di Produzione: USA. Interpreti: John Travolta (John Gotti), Kelly Preston (Victoria Gotti), Stacy Keach (Aniello Dellacroce), Spencer Lofranco (John A. Gotti Jr.), Pruitt Taylor Vince (Angelo Ruggiero), Megan Leonard (Kim Gotti), William DeMeo (Sammy Gravano), Leo Rossi (Bobby Boriello), Chris Mulkey (Frank De Cicco), Christopher Kerson (Willie Boy Johnson), Victor Gojcaj), Sal Rendino (Chin Gigante), Lydia Hull (Avvocato Giacalone), Jordan Travillion (Angel Gotti), Ashley Drew Fisher (Vickie Gotti), Nik Pajic (Peter), Greg Procaccino (Jimmy Brown), Michael Cipiti (Carlo Gambino), Nico Bustamante (Frankie Gotti), Rhys Coiro (Rudy Pipes), Donald John Volpenhein (Paul Castellano), Andrew Fiscella (Gaspipe Casso), Nick Loren (sicario), Carter Anderson (Peter), Silas Mayers (giovane John A. Gotti), Kealy Welage (Angel), Grace Sena (Vickie), Tyler Jon Olson (Hydell), Patrick Boriello (Johnny Ruggiero), Luis Da Silva Jr. (Dottor Carmine), Jonathan Rau (Avvocato di Willie Boy), Michael Spagnoli (Luogotenente), Robert Pavlovich (Jimmi Rosselli), Charles Carnesi (Avvocato di John A. Gotti), Jordan Jacinto (Dentista), Michael Woods (Mcbratney), Jay Seals (Accusatore), Ashley Cusato (nurse Snow), Robert Gerding (giudice), William Cross (avvocato di Gotti 1992), Charles Poole (detective Eppolito).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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