La famiglia Addams (Film, 2019)

La famiglia Addams nasce come striscia giornaliera di Charles Addams pubblicata a partire dal 1938 sul The New Yorker, ottiene un successo così grande da produrre alcune serie televisive (animate e con attori) e due film, imperversando per almeno trent’anni (dai Sessanta ai Novanta) sul piccolo e grande schermo.

Il progetto di riportare in vita la famiglia Addams parte con un’idea (purtroppo non realizzata) di un film in stop-motion curato da Tim Burton. Nel 2019 ci pensa la Metro-Goldwyn-Mayer a coronare il sogno di rivitalizzare la mostruosa famiglia, con una sceneggiatura di Pamela Pettler girata da Conrad Vernon e Greg Tiernan (autori del geniale Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia, 2016). La nuova avventura dei perfidi Addams comincia con la storia d’amore e il matrimonio tra Gomez e Morticia, narra la ricerca di una nuova casa – un castello diroccato in collina – dopo la fuga dalla primitiva residenza, per finire con lo scontro con Margaux Needler, conduttrice di reality televisivi che vorrebbe la vita di tutti uniformata ai suoi modelli irreali. La vicenda si svolge nel corso di una riunione di famiglia per celebrare il rito di iniziazione alla vita adulta di Pugsley, il figlio più piccolo. I personaggi sono presi dal fumetto e dai prodotti televisivi e cinematografici che ben conosciamo, non troppo modernizzati, ormai entrati a far parte dell’immaginario collettivo.

La famiglia Addams è un efficace prodotto satirico venato di umorismo nero per affermare che non esiste un solo modo di vedere il mondo e che il mostruoso, l’orribile, il diverso dipende soltanto dai punti di vista. Morticia e Gomez sono i genitori, Mercoledì la figlia pestifera, Pugsley il ragazzino appassionato di esplosivi, Lurch è il maggiordomo stile Frankenstein, La Mano è un servizievole arto tuttofare, lo zio Fester un bislacco inventore e via di questo passo. Il film lancia un messaggio chiaro ed esplicito non solo di accettazione del diverso ma anche di possibile integrazione tra culture opposte e apparentemente inconciliabili. Da notare il ben riuscito scontro generazionale, con il figlio che in un primo tempo cerca di essere come il genitore lo vorrebbe ma che alla fine pretende di seguire la sua vocazione. Il padre comprende che diventerà un uomo senza essere obbligato a calcare le sue orme ma trovando la sua strada. Lo spettatore parteggia per gli Addams nello scontro con la conduttrice di reality che è il vero mostro, il cattivo da sconfiggere di questa storia.  Da vedere.

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Regia: Conrad Vernon, Greg Tiernan. Soggetto: Charles Addams. Sceneggiatura: Pamela Pettler. Produttore Esecutivo: Andrew Mittman, Kevin Miserocchi. Produttori: Conrad Vernon, Berman Braun, Alex Schwarts. Casa di Produzione: Metro-Goldwyn-Mayer. Doppiatori statunitensi:Oscar Isaac, Charlize Theron, Chloe Grace Moretz, Finn Wolfhard, Nick Kroll, Bette Midler, Allison Janney.  Doppiatori italiani: Pino Insegno (Gomez), Virginia Raffaele (Morticia), Loredana Berté (Nonna), Eleonora Gaggero (Mercoledì), Luciano Spinelli (Pugsley), Raoul Bova (zio Fester), Roberta Pellini (Margaux), Chiara Fabiano (Parker Needler), David Vivanti (Mitch), Luna Iansante (Bethan).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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