Premio Sacharov 2019 a Ilham Tohti

Il Parlamento europeo onora ogni anno individui e organizzazioni che nel mondo si distinguono per la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali attribuendo il Premio Sacharov. Dedicato alla memoria del fisico e dissidente sovietico Andrej Sacharov, viene conferito ogni anno dal Parlamento europeo. È stato istituito nel 1988 e viene assegnato agli individui o alle organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali. L’edizione dello scorso anno aveva visto vincitore del 2018 è stato il regista ucraino Oleg Sentsov. L’edizione 2019 è stata invece assegnata all’economista uiguro detenuto in Cina Ilham Tohti.

Il premio Sacharov funziona con la presentazione di candidature da parte dei gruppi politici e gruppi di almeno 40 deputati. Per l’edizione 2019 l’elenco delle candidature ha visto presentare i nomi di Alexei Navalny (PPE); Marielle Franco; Claudelice Silva dos Santos; Chief Raoni (S&D e GUE); Ilham Tohti (Renew Europe, Phillip Bennion, Ilhan Kyuchyuk, Reinhard Bütikofer e altri 58 deputati); Jean Wyllys; Marielle Franco (Verdi. Terry Reintke, Tanja Fajon e altri 43 deputati); The Restorers (ECR).

La selezione dei tre finalisti è appannaggio delle commissioni Affari esteri, Diritti umani e Sviluppo, che ha votato il 30 settembre in un incontro congiunto delle commissioni. I tre finalisti al Premio Sacharov per la libertà di pensiero scelti sono stati:

Marielle Franco, attivista politica e combattente per i diritti umani in Brasile. Franco era una donna nera bisessuale nata in una favela, ha lottato per la difesa dei diritti umani dei giovani neri brasiliani, delle donne e delle persone LGBTI. Franco denunciò ripetutamente le violenze da parte della polizia e delle forze di sicurezza, che arrivano a commettere esecuzioni extra-giudiziali e altre gravi violazioni dei diritti umani. Franco è stata brutalmente assassinata a marzo 2018, il caso del suo omicidio è tutt’ora aperto.

Chief Raoni e Claudelice Silva dos Santos The Restorers: Chief Raoni è un’altra figura emblematica della lotta contro la deforestazione in Amazzonia. Raoni è uno dei capi del popolo Kayapo che vive nel cuore dell’Amazzonia e ha dedicato la propria vita alla lotta per i diritti delle popolazioni indigene e per la protezione dell’Amazzonia. Claudelice Silva dos Santos è un’attivista brasiliana che lotta per la difesa dell’ambiente e dei diritti umani. Suo fratello e sua cognata sono stati uccisi per il loro attivismo contro la deforestazione in Amazzonia. Si batte contro il disboscamento illegale e le miniere di carbone dannose per l’ambiente nella regione di Praia-Alta Piranheira. The Restorers sono cinque studentesse keniane -Stacy Owino, Cynthia Otieno, Purity Achieng, Mascrine Atieno, Ivy Akinky- che hanno sviluppato una app, i-Cut, per venire in aiuto alle ragazze vittime di mutilazione genitale. Con la app le ragazze possono cercare aiuto, trovare un centro di accoglienza e denunciare il crimine alle autorità. La mutilazione genitale femminile è riconosciuta a livello internazionale come una violazione dei diritti umani. Ogni anno più di tre milioni di ragazze e bambine sono a rischio. Più di 200 milioni di donne oggi nel mondo vivono con le conseguenze della mutilazione genitale.

Ilham Tohti: economista cinese di etnia uiguro che lotta per i diritti della minoranza uigura in Cina. Tohti è un sostenitore del dialogo e delle leggi sull’autonomia regionale in Cina. Nel 2014 è stato condannato all’ergastolo per accuse di separatismo. Anche dalla prigione resta una voce moderata della riconciliazione. Dal 2017 più di un milione di uiguri sono stati detenuti in una rete di campi di prigionia.

Una volta scelti i finalisti, la Conferenza dei presidenti, cioè il Presidente del Parlamento europeo e i leader dei gruppi politici, deliberano il vincitore. Il 24 ottobre il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha annunciato il vincitore con queste parole: “Ilham Tohti si è impegnato molto per rappresentare i diritti della minoranza uigura in Cina. Sebbene sia sempre stato una voce moderata e per la riconciliazione, è stato condannato nel 2014 all’ergastolo. Il Parlamento europeo, oltre a esprimere tutto il suo sostegno per il suo lavoro chiede che venga immediatamente rilasciato dalle autorità cinesi”. Il premio, che consiste in un certificato e €50.000, verrà consegnato durante una cerimonia ufficiale il 18 dicembre a Strasburgo.

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