Kristalina Georgieva al vertice del FMI

Kristalina Georgieva è la nuova direttrice del Fondo monetario internazionale. La decisione è stata presa dal consiglio esecutivo e la nuova managing director, la 12esima dalla nascita del FMI nel 1944, entrerà in carica il primo ottobre. L’economista bulgara, 66 anni, prenderà il posto di Chistine Lagarde, designata al vertice della Banca centrale europea. La Georgieva è attualmente presidente ad interim della Banca Mondiale, appartiene politicamente all’area di centro-destra ed è cresciuta in Bulgaria ai tempi del regime comunista. Era l’unica candidata per il ruolo di direttore operativo del Fondo monetario internazionale. Dopo Lagarde, è la seconda donna nella storia a guidare l’FMI e la prima persona proveniente da un’economia emergente a diventare managing director. Il suo incarico durerà cinque anni. Ha ricoperto per quasi sette anni l’incarico di Commissario Europeo a Bruxelles per la cooperazione internazionale prima e per il bilancio UE poi.

Particolarmente impegnata a colmare il gender gap e la disuguaglianza in generale, è figlia di una negoziante e di un tecnico delle costruzioni, è sposata con l’ingegnere Kino Kinov, con cui ha avuto una figlia. Amante dello scrivere poesie, suonare la chitarra (in particolare i Beatles) e danzare, quando era in carica alla Banca Mondiale, fondò un gruppo di danze popolari bulgare. Per la nomina di Georgieva è stato modificato il regolamento del FMI che poneva il limite di 65 anni per assumere la direzione operativa; Nel 2014 ha ricevuto dal magnate George Soros il premio della Open Society Foundation. Il nome della dott.ssa Georgieva è stato candidato dopo l’imbarazzante e obbligata rinuncia di Rumiana Jeleva ad occupare la poltrona di Commissario Europeo alla Cooperazione. Il Parlamento Europeo ha bocciato senza appello la Jeleva e, prendendone atto, la Bulgaria ha avanzato la candidatura della Georgieva come Direttrice del FMI:

Riguardo la sua nomina, la neo-Direttrice del FMI ha dichiarato: “È una grande responsabilità essere al timone del FMI in un momento in cui la crescita economica globale continua a deludere, le tensioni commerciali persistono e il debito è a livelli storicamente elevati. La nostra priorità immediata è aiutare i paesi a ridurre al minimo il rischio di crisi ed essere pronti ad affrontare le crisi. Tuttavia non dovremmo perdere di vista il nostro obiettivo a lungo termine: sostenere solide politiche monetarie, di bilancio e strutturali per costruire economie più forti e migliorare la vita delle persone. Questo significa anche affrontare temi come le disuguaglianze, i rischi climatici e il rapido cambiamento tecnologico. I miei nonni avevano una bassa scolarizzazione. I miei genitori hanno finito le scuole superiori. Io sono stata la prima della mia famiglia allargata a ottenere un PhD. Da un villaggio in Bulgaria a Ceo della Banca Mondiale: questa è la possibilità!”.

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