Christine Lagarde al vertice della BCE

Prima donna a diventare Presidente del CdA del prestigioso studio legale Baker & McKenzie, prima donna a ricoprire la carica di Direttore del Fondo Monetario Internazionale, la carriera di Christine Lagarde è un crescendo di successi. Una vita tra Francia, Stati Uniti e Belgio, con diverse poltrone ministeriali nei governi francesi, la signora Lagarde, vantando anche la citazione del Financial Time quale miglior ministro delle finanze dell’Eurozona, è diventata un nome noto al grande pubblico quando ha preso il posto del dimissionario Dominique Strauss-Kahn alla guida del FMI.

Nata nel 1956, esattamente il 1 gennaio, il che potrebbe essere visto come un segno del destino, la dott.ssa Lagarde ha coperto due mandati per il FMI, istituzione che ora si appresta lasciare per succedere a Mario Draghi nella prestigiosissima carica di Governatore della BCE. Il ruolo nel FMI verrà lasciato libero il prossimo 12 settembre in previsione dell’assunzione della carica di Presidente il successivo 31 ottobre. In questo modo il Comitato Esecutivo del FMI potrà scegliere il successore della dott.ssa Lagarde avendo a disposizione il tempo necessario alla selezione dei candidati, come ricordato da lei stessa: “Alla luce della maggiore chiarezza sul processo per la mia nomina a presidente della Bce e sulla sua durata, ho assunto questa decisione nel miglior interesse del Fmi, in modo che possa accelerare la selezione del mio successore. Il board esecutivo assumerà ora i passi necessari per mandare avanti il processo di selezione del nuovo direttore generale. David Lipton resta il nostro direttore generale pro tempore. È stato un privilegio servire i 189 paesi membri del Fmi”. Segnanti le parole del board del FMI riguardo la conduzione dell’istituzione da parte di M.me Lagarde: “Vogliamo esprimere il nostro più grande apprezzamento per tutto quello che Lagarde ha fatto per l’istituzione. La sua eredità lascia un’impronta duratura al Fondo. Sotto la sua guida, il Fondo ha aiutato con successo i suoi membri a navigare attraverso difficoltà complesse e senza precedenti, incluso l’impatto della crisi finanziaria del 2008 e le sue conseguenze. Secondo il board esecutivo dell’istituto di Washington, la sua guida è stata eccezionale e siamo grati della sua leadership visionaria e innovativa”.

L’elezione di Christine Lagarde alla carica di Presidente della BCE ha sorpreso molti, il pretendente più accreditato pareva essere il Governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, ma probabilmente hanno giocato a sfavore del tedesco le sue posizioni intransigenti e troppo dogmatiche in campo economico. Prima donna a diventare Governatore della BCE, la dott.ssa Lagarde è una giurista e politica, non un’esperta di banche e finanza, il che lascia molti dubbi sul fatto che si tratti di una scelta politica e non tecnica. Proprio la mancanza di uno skill tecnico in materia, e la sua naturale predisposizione ad ascoltare ed avvalersi dei membri del suo staff, il tutto unito ad una capacità negoziale riconosciutale persino dall’iper-critico Varoufakis, fanno ritenere che si avvarrà abbondantemente del supporto messo a disposizione dalla struttura della BCE. Non essendo classificata tra i ‘falchi’ della politica monetaria, le previsioni sono che continuerà nella politica espansiva e di supporto all’economia reale perseguita da Mario Draghi, quindi proseguendo, fin quando necessario, con bassi tassi di interesse, acquisto di titoli e QE.

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