Il riscatto del single

“Se rinasco non mi risposerò mai!”. Una frase fatta che si ripropone spesso nel parlare comune, ma che trova riscontro nel rapporto Censis che mette in luce come le famiglie mono-componente siano aumentate del 39% dal 2008, portando a circa 7 milioni le persone che sono l’unico membro della famiglia, in sintesi il 13,6% della popolazione. In questa cifra abbondano le donne e gli under 46; fra le motivazioni gli esperti portano anche la tecnologia, definendo come “autismo tecnologico”, la sostituzione del mezzo informatico al contatto personale con conseguente distacco dalla conoscenza fisica. In Italia le “famiglie unipersonali”, come le definisce l’Istat, sono il 31,3% dei nuclei familiari: un’impennata del 12,9% dal 1971. Sono quasi 8 milioni, al 58% donne e in maggioranza over 45, con una forte presenza (il 47,4%) di ultra 65enni, il top a Milano con il 52,8%. In Europa 16 Paesi ci superano. Negli Stati Uniti i single sono oltre il 50%. In un decennio, i single sono cresciuti del 40% persino in India.

Quando un single entra da solo al cinema o in un ristorante genera un senso di compatimento, appare fuori posto, socialmente inaccettabile, soprattutto se è donna sopra i 40. Nel caso si trovi ad uscire con altre coppie, che sono la maggioranza oltre una certa soglia di età, è considerato un problema, quello cui tocca reggere il lumino, gli altri parlano di cani e bambini, di ricette e creme, di cene famigliari, tutti argomenti che sono alla base di innumerevoli suicidi da noia profonda, ma nella sua deprecabile situazione il single è un corpo socialmente avulso.

Ma il riscatto passa per l’America, che ha coniato il termine “singlism”, la rivincita dei solitari e degli indipendenti è alle porte. Il rapporto sulle occasioni di consumo statunitensi condotto dall’Hartman Group nel 2017, rivela che il 46% degli americani mangia quotidianamente da solo. L’istituto Waitrose ha elaborato una ricerca sulle abitudini alimentari del Regno Unito scoprendo come il compagno ideale del single a cena sia il cellulare, soprattutto tra i diciotto-ventiquattrenni. Andy Warhol teorizzava ristoranti appositi per single, idea fatta propria e realizzata nel 2017 dalla giapponese Ichiran Ramen, con locali in cui il pasto viene consumato in perfetta solitudine all’interno di cabine monoposto.

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