Jurassic World – Il regno distrutto (Film, 2018)

Jurassic Park è un’idea geniale di Michael Crichton trasformata da Steven Spielberg in un’azienda produttrice di utili su scala industriale. Si parte da due romanzi – il primo del 1990 – seguono ben cinque lungometraggi, una serie a fumetti, cartoni animati, videogiochi e persino un parco tematico. Steven Spielberg intuisce l’affare e acquista i diritti prima della pubblicazione del romanzo che porta sullo schermo, convincendo – dato il successo epocale – il riluttante Crichton a scrivere un sequel.

Parlando di cinema, i tre Jurassic Park storici (1993 – 1997 – 2001) non concludono la saga, riattivata nel 2015 con Jurassic World (2015) e il suo attuale sequel Il regno distrutto. Incassi straordinari che non accennano a calare nel tempo, persino l’ultimo segmento cinematografico è campione indiscusso al botteghino, pure se l’originalità della storia si diluisce sempre di più e la prevedibilità della trama ha raggiunto livelli sconcertanti. Jurassic World – Il regno distrutto racconta le vicende di un gruppo di mercenari che con la scusa di salvare i dinosauri da un’eruzione vulcanica si impadronisce di alcune specie per venderle e del loro prezioso DNA per creare un tirannosauro invincibile. Immancabile scontro tra buoni e cattivi, molta azione, suspense dosata con mano esperta, effetti speciali straordinari, momenti thriller che sconfinano nel cinema horror, al punto che negli States il film è vietato ai minori di anni tredici (non accompagnati). I dinosauri sono ricostruiti e animati con tecnica digitale priva di sbavature e la loro coesistenza con gli attori umani è ai limiti della perfezione.

Un film che piacerà agli amanti di videogames, perché costruito secondo la tecnica del giocatore in fuga che deve superare gli ostacoli, ma anche a chi cerca nel cinema divertimento puro, ben confezionato, fine a sé stesso. Non c’è niente di più nel quinto capitolo della saga più fortunata degli ultimi trent’anni, ché la psicologia dei personaggi è appena abbozzata, i dialoghi sono risibili (americani nel senso più deteriore), gli eccessi davvero troppo eccessivi. Vale il discorso di mia figlia, al termine della proiezione: “Sei venuto a vedere Jurassic World. Ti aspettavi un film da cineclub?”. Ha ragione lei, credo. Pure questo è cinema. Purtroppo.

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Regia: Juan Antonio Bayona. Durata: 128’. Genere: Azione, Fantastico. Soggetto: Michael Crichton (ispirato). Sceneggiatura: Colin Trevorrow, Derek Connoly. Produttore Esecutivo: Steven Spielberg. Fotografia: Oscar Faura. Montaggio: Bernat Vilaplana. Effetti Speciali: David Vickery. Musiche: Michael Giacchino. Scenografia: Andy Nicholson.Costumi: Sammy Sheldon. Trucco: Mary Castor. Interpreti: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Rafe Spall, Justice Smith, Daniella Pineda, Toby Jones, Ted Levine, James Cromwell, Isabella Sermon, Geraldine Chaplin, Jeff Goldblum, BD Wong, Peter Jason, Robert Emms, Conlan Casal.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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