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Mentre noi ci incaponiamo nella diatriba tra sostenitori delle auto elettriche e quelli che non lo sono, uno studio dell’Automobil Club tedesco Adac rivela che non esiste un’auto migliore dell’altra dal punto di vista delle emissioni di CO2 e in generale dell’impatto ambientale. In particolare, dal confronto fra diesel, benzina, gpl, metano ed elettriche – sia ‘pure’ che ibride – emerge che fino ad un chilometraggio di 150 mila chilometri non è esatto dire che le auto elettriche rappresentano un costo per l’ambiente inferiore a quello delle auto a motore ‘tradizionale’.

Lo studio dell’Adac non è certo infondato, ed il suo risultato non sorprende, perché non fa che confermare quanto già noto ai costruttori e agli amministratori pubblici: ovvero che produrre batterie e alimentare la rete elettrica è un’operazione ‘a scarso rendimento’ dal punto di vista energetico, e della tutela dell’ambiente, soprattutto se tutta l’energia necessaria alle auto elettriche non è prodotta da fonti rinnovabili, ma da centrali termiche, di fatto ‘spostando’ le marmitte dalle auto alle centrali stesse.

Ma allora perché si continua a parlare delle auto elettriche come di una panacea, e di quelle diesel come del Male assoluto? O ad attribuire a questi o a quegli interessi di impresa o di Paese la promozione di un tipo di motore e di energia o di un altro? La verità è che è inutile continuare a fissare i termini della questione – e del dibattito pubblico – sui motori dei veicoli, che sono solo i ‘terminali’ del sistema, mentre è utile cambiare la ‘fonte’ del sistema, le centrali elettriche. Fino a che la produzione di energia elettrica, necessaria per gli stabilimenti come per i veicoli e le abitazioni, non sarà ricavata interamente dalle fonti rinnovabili, non esisteranno veicoli a motore migliori di altri.

Ai detrattori delle fonti rinnovabili va ricordato che la costanza di tensione in rete può essere garantita da un utilizzo diverso delle batterie: a fianco delle centrali solari, eoliche, idroelettriche o marine. Un breve giro su internet rivela quante ‘sinergie’ tra impianti a Rinnovabili e grandi batterie sono già in attività nel mondo, dall’Australia agli Usa, messi in opera da costruttori californiani ma anche italiani e di altri Paesi.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]

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