Italia delle Regioni

Chiedere ai sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto di essere in prima fila alla parata del 2 giugno “ci è sembrato il modo più esplicito per manifestare insieme la gratitudine di tutto lo Stato nei confronti di questi primi cittadini, e per farli sentire davvero supportati da parte delle istituzioni, a partire da  quella più alta”. E’ quanto afferma il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in vista della parata del 2 giugno, che sarà aperta da una delegazione di sindaci in rappresentanza dei Comuni italiani e che vedrà, in prima fila, i primi cittadini dei Comuni devastati dal sisma.

“Il terremoto che ha devastato il Centro Italia ha particolarmente  provato i sindaci di quei paesi, alle prese con un’emergenza molto grave – spiega Decaro –. E’ inevitabile dal momento che rappresentiamo il terminale più esposto delle istituzioni, quello ai quali per primi i cittadini si rivolgono davanti alle difficoltà, di qualsiasi natura esse siano”.

“Lo abbiamo detto più volte ai nostri coraggiosi colleghi: l’Anci, gli amministratori di tutta Italia, continuano a restare al vostro fianco, perché i riflettori sul centro Italia non devono spegnersi – osserva -. Siamo e restiamo al loro fianco nelle difficoltà burocratiche che causano ostacoli e rallentamenti, e che a volte rischiano di portare qualcuno a gettare la spugna”.

“Dare a questi sindaci il ruolo di rappresentarci tutti durante la cerimonia della Festa della Repubblica a Roma, chiedere loro di essere in prima fila alla parata – prosegue Decaro – ci è sembrato il modo più esplicito per manifestare insieme la gratitudine di tutto lo Stato nei confronti di questi primi cittadini, e per farli sentire davvero supportati da parte delle istituzioni, a partire da  quella più alta”.

“Stiamo lavorando per sensibilizzare tutti, per rilanciare incentivi e investimenti straordinari per la cultura e il turismo, che soffrono gli effetti materiali del sisma ma anche quelli immateriali: la paura, su tutti”, aggiunge il presidente dell’Anci. Ci auguriamo che la festa della Repubblica quest’anno – conclude – sia la festa di chi non ha paura di ricominciare. Noi sindaci siamo pronti”, così si sono  espressi i sindaci di Amatrice, Arquata del Tronto e Norcia.

Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari così  commenta il via libera, espresso dal  Consiglio dei ministri del 18 maggio scorso , alla seconda tranche di finanziamento del bando Periferie:   “L’avevamo garantito: saranno finanziati tutti i 120 progetti presentati. Oggi possiamo dire con orgoglio che quell’impegno è stato mantenuto”. L’impegno, comunicato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, è di altri 800 milioni di euro. Nel complesso l’investimento sarà di 2 miliardi e cento milioni.

“Un grande disegno – continua Decaro – un’operazione di ricucitura, come l’abbiamo chiamata citando Renzo Piano, di riqualificazione e di rigenerazione del tessuto urbano, tanto decisiva da convincere il governo, lo scorso ottobre, a impegnarsi per il completo finanziamento dei 120 progetti presentati dai Comuni e dalle Città metropolitane, a fronte di una prima disponibilità a favore di sole 24 città. Tra le linee principali di attività ci sono verde pubblico, scuole, ma anche housing sociale. Interventi materiali e immateriali nell’ottica dello sviluppo e della coesione. Progetti di qualità, rispetto ai quali l’Anci si propone come osservatorio per creare occasioni di dialogo tra i vari Comuni: il bando servirà anche a scambiare le buone pratiche. Siamo tanto convinti della funzione strategica connessa alla riqualificazione delle zone in cui si concentra il degrado socio economico da aver chiesto al governo una stabilizzazione del fondo”.

“La realizzazione del nuovo volto delle nostre città con il progetto sulle periferie – prosegue ancora Decaro – è oggi resa ancora più concreta grazie al supporto e alla disponibilità di Cassa depositi e prestiti, alla quale non possiamo non rivolgere il nostro ringraziamento. Cdp prevede infatti che gli enti coinvolti nel progetto possano accedere a un fondo che ci consentirà di sostenere le spese di progettazione degli interventi di riqualificazione, senza oneri per interessi o commissioni. A questo proposito – conclude Decaro – il 30 maggio prossimo nella sede dell’Anci a Roma è previsto un incontro informativo e formativo gestito da Anci e Cassa Depositi e Prestiti  per spiegare agli amministratori e ai tecnici le modalità e le condizioni di accesso al Fondo”.

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